‘Ndrangheta: disposta nomina commissione d’accesso comune Scalea

Cosenza Cronaca

Il ministero dell'Interno ha disposto la nomina di una commissione d'accesso per il Comune di Scalea, in relazione all'arresto del sindaco e di cinque assessori della giunta. Lo si è appreso nel corso della conferenza stampa relativa all'operazione "Plinius".

"Ci interessa poco se siano stati aiutati per i voti alle elezioni: qui rileviamo una profonda compenetrazione tra il sindaco e gli assessori con la 'ndrina locale di Scalea". Lo ha detto Vincenzo Antonio Lombardo, Procuratore Capo della DDA di Catanzaro, intervenendo stamattina alla conferenza stampa che riguarda l'arresto di 38 persone, tra cui il sindaco di Scalea, Pasquale Basile, e 5 dei 6 assessori della sua giunta. "E anche la struttura burocratica del Comune fa degli illeciti di natura amministrativa e legale - ha aggiunto Lombardo - come per esempio abbiamo visto che ci si impegnava per far diminuire, e di molto, il costo di alcune concessioni, a tutto favore degli esponenti della cosca".

Non un semplice condizionamento da parte della criminalità organizzata, ma una presenza vera e propria dei clan ai vertici dell'amministrazione comunale di Scalea. Questo emerge dalle indagini che stamane hanno portato all'arresto di 38 persone fra cui il sindaco della cittadina tirrenica, Pasquale Basile, cinque assessori della sua giunta e diversi tecnici comunali, accusati di colluzsone con il clan Valente-Stumpo, referenti locali del boss Franco Muto di Cetraro.

"Il voto di scambio è davvero secondario: il Comune di Scalea è stato di fatto amministrato da due 'ndrine", ha detto Giuseppe Borrelli, procuratore aggiunto della DDA di Catanzaro. "Faccio il pubblico ministero dal 1990 e non mi era mai capitato - ha detto ancora Borrelli - di ascoltare intercettazioni del genere. Di solito, nei momenti topici del narrato abbassano la voce. Ma qui manca ogni consapevolezza dell'antigiuridicità di quello che si sta facendo". Secondo Borrelli, quindi, "Non è una collusione, ma c'è una città che è stata amministrata direttamente dalla 'ndrangheta". Lo scenasrio, nel centro tirrenico, non sarebbe nuovo. "Numerosi elementi, che svilupperemo in futuro, lasciano ritenere che anche in altri tempi la situazione sia stata la stessa - ha detto ancora Borrelli - e abbiamo ampio matereriale per studiare a fondo la storia di Scalea".(AGI)

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