Operazione Plinius: Scalea, fra arrestati avvocato e capo vigili urbani

Cosenza Cronaca

Ci sono un noto avvocato, diversi tecnici comunali ed il comandante dei vigili urbani fra le persone arrestate stamane nell'ambito dell'operazione "Plinius" che ha portato all'esecuzione di 38 ordinanze di arresto nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Dda di catanzaro. Fra gli arrestati, con il sindaco e cinque assessori, l'avvocato Mario Nocito, 63 anni; il comandante dei vigili urbani Giovanni Oliva, 51 anni; un geometra ed un architetto del Comune: Giuseppe Biondi, 44 anni, e Vincenzo Bloise, 41 anni, dipendenti dell'ufficio tecnico comunale di Scalea. (AGI)

GLI ARRESTATI nell'operazione sono: Pasquale Basile, 53 anni, sindaco di Scalea; Antonino Amato, 59 anni, di Scalea, Giuseppe Biondi, 44 anni, di Scalea; Vincenzo Bloise , 41 anni, di Scalea; Roberto Cesareo, 46 anni, di Cetraro; Maurizio Ciancio, 56 anni, di Scalea; Luigi De Luca, 41 anni, di Scalea; Raffaele De Rosa, 46 anni, di Scalea; Andrea Esposito, 38 anni, di Cetraro; Francesco Galiano, 44 anni, di Scalea; A.I., 35 anni, di Cetraro.

E ancora: Francesco Saverio La Greca, 38 anni, di Santa Domenica Talao; Riccardo Montaspro, 41 anni, di Scalea; Mario Nocito, 63 anni, di Scalea; Eugenio Occhiuzzi, 33 anni, di Cetraro; Rodolfo Pancaro, 39 anni, di Scalea; Antonio Pignataro, 50 anni, di Cetraro (gia' detenuto); Cantigno Servidio, 46 anni, di Scalea; Giuseppe Silvestri, 54 anni, di Scalea; Alvaro Sollazzo, 49 anni, di Scalea; Antonio Stummo, 30 anni, di Scalea; Mario Stummo, 58 anni, di Scalea; Franco Valente, 51 anni, di Scalea (gia' detenuto); Pietro Valente, 45 anni, di Scalea; Marco Zaccaro, 30 anni, di Scalea; Giuseppe Zito, 60 anni, di Scalea. Ai domiciliari sono finiti Nicola Franco Balsebre, 42 anni, di Montescaglioso (MT); Pierpaolo Barbarello, 52 anni, di Scalea; Luigi Bovienzo, 53 anni, di Scalea; Santino Pasquale Crisciti, 57 anni, di Santa Maria del Cedro; Francesco De Luca, 36 anni, di Scalea; Corrado Lamberti, 81 anni, di Terni; Olgarino Manco, 54 anni, di Scalea; Pino Manco, 48 anni, di Scalea; Giovanni Oliva, 51 anni, di Scalea; Angelo Silvio Polignano, 45 anni, di Putignano (BA); Francesco Paolo Pugliese, 50 anni, Gioia del Colle (BA); Antonio Vaccaro, 59 anni, di Scalea. Infine, obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di un 40 enne di Scalea.

Tecnici comunali sono anche Pierpaolo Barbarello, 52 anni, architetto ed Antonino Amato, 59 anni geometra. A carico degli arrestati, a vario titolo, l'accusa di aver manovrato al fine di far ottenere appalti alle imprese vicine al clan Valente-Stummo. Gli indagati, in base alle loro funzioni, erano, secondo i capi d'accusa, "a disposizione del sodalizio criminale" ed avrebbero agito "per agevolare gli interessi del boss Pietro Valente".

L'avvocato Nocito, in particolare, sarebbe stato l'anello di congiunzione fra il clan e l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Basile. Nello studio del legale, sempre secondo l'accusa, si svolgevano riunione finalizzate a pilotare gli appalti secondo le indicazioni del boss Valente e Stummo. Il sindaco pasquale Basile, in particolare, sarebbe stato, secondo quanto emerge dalle indagini, "costantemente impegnato" a raggiungere un punto d'equilibrio fra le due "famiglie".

h 16:09 | La 'ndrina di Scalea, secondo gli inquirenti, controlla il ciclo di smaltimento dei rifiuti dal 2007. A testimoniarlo sarebbe la vicenda di un imprenditore della provincia di Salerno, che aveva avuto incarico dal Comune di Scalea, di trasportare i rifiuti solidi urbani sino alla discarica di Crotone in conseguenza della chiusura di quella locale.

L'imprenditore sarebbe stato avvicinato in più occasioni dai fratelli Franco e Pietro Valente che, spalleggiati da uomini di Cetraro, lo avrebbero minacciato' affinché consegnasse loro 50.000 euro a titolo estorsivo. Valente e gli altri avrebbero detto all'uomo di potergli garantire la concessione dell'intero servizio di smaltimento dei rifiuti dietro la corresponsione di ulteriori somme di danaro. Ma l'uomo non si sarebbe piegato ed inseguito all'ennesima intimidazione, avrebbe deciso di abbandonare Scalea.

Anche l'ex sindaco di Scalea, Mario Russo, capogruppo del Pdl al Consiglio provinciale di Cosenza, risulta indagato nell'inchiesta "Plinius". I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione e il suo ufficio. La DDA di Catanzaro ipotizza che anche la sua amministrazione sia stata vicina a Pietro Valente, il capo dell'omonima cosca. In particolare, Russo è sospettato di aver agito in modo da far avere i lavori per la costruzione del porto turistico di Scalea ad una ditta che sarebbe riconducibile ad un presunto appartenente ad un clan di Castellamare di Stabia (NA). L'importo della gara è di più di 14 milioni di euro.

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