Covid-19. Aumentano (di meno) i contagi in Calabria: sono quasi 300

Calabria Cronaca

Ancora un aumento - seppur molto inferiore rispetto a ieri (QUI) - nel numero dei contagi da coronavirus in Calabria. Secondo il bollettino diffuso dalla Regione oggi, lunedì 23 marzo, le persone contagiate sono 292, ovvero 19 in più rispetto a ieri.

Compresi i tre decessi ma anche cinque guariti, la provincia di Reggio Calabria continua a segnare il numero più alto di infezioni: 93 (con un +6 da ieri) di cui 21 in reparto, 4 in rianimazione e 60 in isolamento domiciliare.

Cosenza, dove anche qui e nei giorni scorsi sono stati registrati altrettanti decessi, al momento attuale i positivi sono invece ed in totale 66 (+5 da ieri), di cui 30 in reparto, 4 in rianimazione e 29 in isolamento domiciliare.

A Catanzaro le persone affette da coronavirus sono 60 (+2 da ieri), così distribuite: 11 ricoverate nel reparto di malattie infettive; altrettante in rianimazione e 38 in isolamento domiciliare. Tra questi sono compresi ovviamente anche i due pazienti trasferiti da Brescia.

A Crotone, dove nei giorni scorsi si è registrato un primo decesso nella provincia, ad oggi i contagiati segnalati dalla Regione sono 55 (+1 da ieri), di cui 18 ricoverati in reparto e 36 che si trovano nelle proprie abitazioni in isolamento domiciliare. Secondo il bollettino dell’Asl pitagorica il totale viene però quantificato in 63 (quindi +9 rispetto a ieri) ma poiché vengono sommati i 4 ricoverati nell’ospedale Pugliese-Ciaccio - e quindi già computati nel calcolo di Catanzaro - e altrettanti che si sono aggiunti nel frattempo al numero in isolamento domiciliare (QUI).

Sono invece 17 (+5 da ieri) i positivi a Vibo Valentia, dove 2 persone sono ricoverate in reparto e 15 si trovano in isolamento domiciliare.

I soggetti attualmente in quarantena volontaria sono invece 6884, così distribuiti: Cosenza: 1334; Crotone: 623; Catanzaro: 668; Vibo Valentia: 750; Reggio Calabria: 3509. Le persone arrivate in Calabria che si sono registrate al sito della Regione sono 11.191.

BORRELLI: “SECONDO GIORNO CONSECUTIVO DI LIEVE CALO”

Secondo giorno di lieve ribasso delle vittime con coronavirus in Italia. Ma un calo - come afferma Angelo Borrelli, capo della Protezione civile - è stato registrato anche nel numero di contagi.

Nel nostro Paese, nelle ultime 48 ore, dunque, diminuiscono sia i deceduti che le nuove infezioni, dunque e soprattutto in Lombardia sono diminuiti anche i ricoverati, tanto che l'assessore lombardo Gallera ha parlato di una luce in fondo al tunnel”.

L’incremento di contagi, intanto, e quanto ai numeri, è di 3780 persone (ieri erano 3.957), i morti registrati sono 602 (ieri erano 651). I guariti oggi, lunedì 23 marzo, invece 408, per un totale di 7432. Numero, quello dei guariti, che è calato anch’esso: ieri quando erano stati 952 in più.

I ricoverati con sintomi sono 20.692 (+846), quelli in terapia intensiva 3.204 (+195), ovvero il 6% dei casi; in isolamento domiciliare infine sono 26.522 (+2.739). Tra contagiati, vittime e persone guarite, il coronavirus ha registrato in Italia 63.927 casi totali (+4.789 rispetto a ieri).

I casi attualmente positivi sono 18.910 in Lombardia, 7.220 in Emilia-Romagna, 4.986 in Veneto, 4.529 in Piemonte, 2.358 nelle Marche, 2.301 in Toscana, 1.553 in Liguria, 1.414 nel Lazio, 929 in Campania, 771 in Friuli Venezia Giulia, 914 nella Provincia autonoma di Trento, 688 nella Provincia autonoma di Bolzano, 862 in Puglia, 681 in Sicilia, 605 in Abruzzo, 556 in Umbria, 379 in Valle d’Aosta, 343 in Sardegna, 280 in Calabria, 89 in Basilicata e 50 in Molise.

SOLIDARIETÀ: RACCOLTI 25,5 MILIONI PER LA PROCIV

Dopo aver fornito i numeri della pandemia, Borrelli ha voluto mettere in evidenza la “solidarietà italiana”, grazie alla quale sono stati raccolti 25 milioni e mezzo in pochi giorni per la Protezione civile. Le risorse - come conferma il capo della Protezione civile - saranno destinate per l’acquisto di strumenti, tute, mascherine e dispositivi sanitari.

Borrelli ha anche ringraziato i paesi che hanno contribuito agli aiuti per l’Italia: Russia, Cuba, Francia, Germania e Cina che hanno messo a disposizione uomini e mezzi.

Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, ha invece parlato di settimana cruciale. Quella appena iniziata, ha affermato, “è … molto importante per valutare l'andamento delle curve epidemiologiche. Il nostro impegno - ha aggiunto - è evitare che si verifichino anche al sud le curve che si sono registrate nel nord. Al sud al momento il contributo è molto ridotto”.

Ha poi ricordato la misura del “distanziamento sociale ma anche che i sospetti positivi riducano in maniera drastica la possibilità di contagiare”, chiedendo a tutti di fare in modo che le persone positive e i sospetti “non trasmettano. Oggi - ha ribadito - è partita una call dal ministero della Salute e da quello dell'Innovazione molto importante, che mira a individuare tutte le potenziali tecnologie che possono aiutare a supportare questa situazione. Possiamo anche sviluppare tecnologie importanti”.

(ultimo aggiornamento 19:29)