Covid. Il bollettino: in Calabria 38 nuovi casi, i positivi salgono a 273

Calabria Cronaca

Puntuale come ogni giorno, il bollettino regionale sullo stato dei contagi da Covid19 in Calabria segnala oggi un ulteriore aumento dei casi che rispetto a ieri - quando erano 235 - salgono oggi a 273, dunque 38 in più dall’ultimo report di sabato (QUI).

Reggio Calabria continua ad essere l’area più “colpita”: i positivi arrivano oggi ad 87 (+2 da ieri) e così ripartiti: 19 in reparto; 4 in rianimazione; 56 in isolamento domiciliare. Sono compresi nel totale anche 5 guariti e 3 deceduti, di cui l’ultimo proprio ieri (QUI).

Un balzo di infezioni si registra invece a Cosenza (13 in più da ieri) portando il complessivo a 61: 29 sono in reparto; 3 in rianimazione e 26 in isolamento domiciliare. Anche qui sono conteggiati i tre deceduti, compreso il 75enne di San Lucido morto oggi (QUI)

A Catanzaro i casi arrivano a 58 (+7 da ieri e compresi anche i due pazienti di Bergamo) di cui: 12 in reparto; 10 in rianimazione e 36 in isolamento domiciliare.

Anche Crotone - come anticipato a mezzogiorno dall’Ao di Catanzaro (QUI) - fa segnare un incremento e di altri 11 positivi, arrivando così a 54: 15 sono in reparto; 38 in isolamento domiciliare e un deceduto. Va rilevato, però, che il succesivo bollettino dell'Asp provinciale di casi ne riporti invece 60, tra i quali sono comunque ricompresi i ricoverati a Catanzaro (QUI).

Infine, balzo seppur piccolo anche a Vibo Valentia: 12 i casi (+3 da ieri): 2 si trovano ricoverati in reparto e 10 in isolamento domiciliare.

Dall’inizio dell’epidemia e fino alle ultime 24 ore, in Calabria sono stati eseguiti 2872 tamponi, 2599 risultati negativi. I soggetti in quarantena volontaria sono invece 6721, così distribuiti: 3453 a Reggio Calabria; 1330 a Cosenza; 721 a Vibo Valentia; 622 a Catanzaro e 595 a Crotone.

ITALIA: QUASI 4MILA POSITIVI IN 24ORE, 7024 I GUARITI

Quanto alla situazione in tutta la Penisola - confermata dalla Protezione Civile nel corso del consueta punto stampa pomeridiano - al momento sono 46.638 le persone risultate positive al virus: un aumento di 3957 unità che portano, a oggi, a 59.138 i casi totali.

In 23783 si trovano in isolamento domiciliare, senza sintomi o con sintomi lievi; in 3mila in terapia intensiva, pari al 6% sul totale dei contagiati. I guariti sono 952 in più su un totale di 7024. 651 invece i deceduti nelle ultime 24 ore.

Nel dettaglio, i contagi sono così ripartiti per regione: 17.885 in Lombardia, 6.390 in Emilia-Romagna, 4.644 in Veneto, 4.127 in Piemonte, 2.231 nelle Marche, 2.144 in Toscana, 1.351 in Liguria, 1.272 nel Lazio, 866 in Campania, 738 in Friuli Venezia Giulia, 885 nella Provincia autonoma di Trento, 648 nella Provincia autonoma di Bolzano, 748 in Puglia, 596 in Sicilia, 539 in Abruzzo, 500 in Umbria, 354 in Valle d’Aosta, 327 in Sardegna, 260 in Calabria (la Regione ne ufficializza 273), 81 in Basilicata e 52 in Molise.

CSS: ATTENZIONE A CONTAGI INTERFAMILIARI, ANZIANI PATRIMONIO DA TUTELARE

Nel corso del consueto incontro con la stampa delle ore 18, presso la sede della Protezione Civile, è intervenuto stasera Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore della Sanità che ha evidenziato inizialmente il dato di lieve deflessione del contagio.

Non vogliamo farci prendere da facili entusiasmi - ha però messo le mani avanti Locatelli - tanto meno sopravvalutare questa tendenza, però, indubbiamente, è un segnale che cogliamo soprattutto perché arriva a quella che, più o meno, comincia ad avvicinarsi alla distanza temperale rispetto alla quale ci aspettiamo di vedere i segni tangibili di quella che è l’efficacia delle misure di contenimento che sono state intraprese”.

Proprio su questo aspetto, il presidente del CSS ha evocato le nuove e stringenti misure adottate ieri sera dal Premier Conte (QUI): “dopo quanto è stato comunicato ieri sera … dal presidente del Consiglio … - ha detto Locatelli - siamo un po’ arrivati al massimo di quelle che possono essere le misure di prevenzione del contagio in termine di attività sociali piuttosto che lavorative”.

Per il numero uno del Consiglio Superiore della Sanità è invece importante e adesso “sottolineare un aspetto … che inerisce al meccanismo del contagio interfamiliare, perché evidentemente questo è l’altro grande motore su cui può andare ad innestarsi una diffusione epidemiologica del contagio del coronavirus”.

Locatelli, in tal senso, ha sottolineato come sia fondamentale, “quanto più possibile, nell’ambito dei contesti familiari, implementare misure stringenti di contenimento dei soggetti risultati positivi. È un altro sacrificio che si chiede a questo Paese ma - ha proseguito - è importante perché sennò rischiamo di perpetuare quello che è un meccanismo di diffusione del virus che nei contatti intra familiari, poi, può trovare un ulteriore alimentazione”.

In questa prospettiva ha fatto così appello al senso di responsabilità di tutti i familiari “di quei più di 23 mila nostri concittadini che - ha aggiunto - sono positivi a che anche i contatti limitino sempre di più … a loro volta i contatti esterni per interrompere quella catena di trasmissione”.

Un altro aspetto colto da Locatelli quello degli anziani, purtroppo anello debole dell’epidemia da Covid: “Gli anziani - ha esordito il numero uno del Css - sono un patrimonio di questo Paese … e quindi vanno assolutamente tutelati e quindi messe in atto tutte le misure suggerite per tutelarle”.

Tra queste, evitare che escano assolutamente di casa” e se risiedano in una casa di riposocercare di evitare, in questa fase, le visite potenzialmente in grado di innescare dei contagi”.

Soprattutto perché proprio quest’ultime, ovvero le case di riposo, “potrebbero rischiare di essere un volano che spingerebbe la diffusione del virus, facendo aumentare le persone anziane a rischio della vita”, ha concluso Locatelli.

DODICI POSITIVI ANCHE NELLA SEDE PROCIV

La Protezione Civile, intanto, nel pomeriggio di oggi ha reso noto che alcuni dipendenti del suo Dipartimento della Capitale sono risultati positivi al Coronavirus. La notizia è stata data dal Capo della Prociv, Angelo Borrelli, informando tutto il personale in servizio.

Immediatamente dopo aver ricevuto la notizia del primo caso positivo, il Dipartimento ha predisposto dei controlli sul personale considerato tra i contatti stretti del dipendente positivo. Dallo screening risultano, purtroppo, dodici persone contagiate mentre il Capo del Dipartimento è risultato negativo al tampone.

Sono state avviate tutte le procedure di tutela previste e sono state effettuate le attività di sanificazione degli ambienti di lavoro. Per tutelare tutti coloro che lavorano nelle due sedi di Roma sono state intraprese altre disposizioni per lo svolgimento delle attività lavorative indispensabili in modalità smart working e per limitare il più possibile la presenza dei dipendenti nelle sedi di Via Vitorchiano e Via Ulpiano e le riunioni del Comitato Operativo proseguiranno quotidianamente in videoconferenza.

La Protezione Civile ha fatto sapere che nessuna delle persone risultate positive ha mai preso parte alle conferenze stampa quotidiane di Borrelli.

(aggiornata alle 19:03)