Il cuore a Siderno e il cervello a Toronto: la “longa manus” canadese delle ‘ndrine reggine

Reggio Calabria Cronaca

Ventotto ordini d’arresto in tutto. In 14 erano già stati fermati a luglio scorso nell’ambito della prima importante tranche dell’operazione denominata Canadian ‘Ndrangheta Connection(QUI), che oggi prosegue con una seconda aggiungendo altrettante misure cautelari.

Ancora una volta, come un mese fa, il “colpo” arriva alla cosiddetta “locale di Siderno” e agli interessi maturati dalla ‘ndrangheta reggina in Canada, nella cosiddetta “Greater Toronto Area”.

All’alba di stamani è scattato il blitz sulla base delle indagini condotte dallo Sco, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, sotto le direttive della Direzione Distrettuale Antimafia locale, con a capo il Procuratore Giovanni Bombardieri e il coordinamento dell’Aggiunto Giuseppe Lombardo e dei Sostituti Giovanni Calamita e Simona Ferraiuolo.

Agli arrestati, vecchi e nuovi, si contestano a vario titolo l’associazione mafiosa transnazionale ed armata, il porto e detenzione illegale di armi, il trasferimento fraudolento di valori, l’esercizio abusivo del credito, l’usura e il favoreggiamento personale; il tutto ancora una volta aggravato dalle modalità mafiose (LEGGI).

L’ordinanza del Gip del capoluogo dello Stretto, in pratica, rinnova le misure cautelari già emesse dal collega competente per territorio sulla convalida del fermo di indiziato di delitto eseguito il 18 luglio scorso a carico - come dicevamo - di 14 persone coinvolte nella prima inchiesta e ne aggiunge di nuovi.

GLI ARRESTATI GIÀ FERMATI

La misura in carcere è stata così riemessa per:

Michelangelo Archinà, nato a Toronto (Canada) il 6 ottobre 1976 (le accuse contestate sono: detenzione e porto in luogo pubblico di armi comuni di sparo, con l’aggravante di aver agevolato la ‘ndrangheta); Domenico Cerisano, nato a Siderno il 14 dicembre 1967 (associazione mafiosa, come partecipe alla ‘ndrina Figliomeni di contrada Donisi di Siderno); Francesco Filippone, nato a Siderno il 22 marzo 1981 (associazione mafiosa, in qualità di partecipe alla ‘ndrangheta di Siderno);

Cosimo Futia, detto “Shuster”, nato a Siderno il 13 agosto 1977 (detenzione di armi anche da guerra, con l’aggravante di aver agevolato la ‘ndrangheta); Giuseppe Gregoraci, detto “Pino”, nato a Siderno il 24 marzo 1968 (associazione mafiosa, in qualità di partecipe alla ‘ndrina Figliomeni ed esercizio abusivo del credito, con l’aggravante di aver agevolato la ‘ndrangheta); Giuseppe Macrì, nato a Siderno il 2 agosto 1954 (associazione mafiosa, ritenuto partecipe alla locale di Siderno);

Muià Armando, nato a Siderno il 19 settembre 1956 (di partecipe alla ‘ndrina Muià); Giuseppe Muià, nato a Siderno il 9 gennaio 1944 (associazione mafiosa, è ritenuto il capo, promotore ed organizzatore dell’omonima ‘ndrina); Vincenzo Muià, nato a Siderno il 14 agosto 1972 (partecipe della ‘ndrina); Vincenzo Muià, nato a Siderno il 10 dicembre 1968 (associazione mafiosa, partecipe della ‘ndrina); Vincenzo Muià, detto “il fontaniere”, nato a Siderno il 4 ottobre 1969 (associazione mafiosa, partecipe alla ‘ndrina);

Vincenzo Muià, nato a Siderno il 6 novembre 1969 (associazione mafiosa, e ritenuto il capo, organizzatore e promotore dell’omonima ‘ndrina di contrada Ferraro; intestazione fittizia di beni, detenzione e porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo, usura e favoreggiamento personale, con l’aggravante di aver agevolato la ‘ndrangheta);

Santo Rumbo, nato a Siderno il 7 ottobre 1989 (associazione mafiosa, con dote elevata nell’ambito della ‘ndrangheta di Siderno); Michele Carabetta, nato a Siderno il 28 novembre 1957 e residente in Canada (associazione mafiosa, in qualità di partecipe della locale di Siderno e della sua proiezione in Canada nella “Greater Toronto Area”);

LE NUOVE MISURE CAUTELARI

Le altre 14 misure cautelari (di cui 9 in carcere e 5 ai domiciliari) sono state disposte, come detto, sulla base di una nuova richiesta della Distrettuale Antimafia. Anche in questo caso sono finiti in carcere:

Francesco Commisso, alias “u scelto”, nato a Siderno il 3 ottobre 1956 e residente in Canada (associazione mafiosa, in qualità di capo ed organizzatore della locale di Siderno e della sua proiezione nella “Greater Toronto Area”; Rocco Remo Commisso, nato a Siderno il 29 giugno 1946 e residente in Canada (associazione mafiosa, in qualità di capo ed organizzatore della locale di Siderno e della sua proiezione nella “Greater Toronto Area”;

Giuseppe De Maria, detto “Joe”, nato in Canada il 2 giugno 1963 (associazione mafiosa, partecipe della locale di Siderno e della “Greater Toronto Area”); Angelo Figliomeni, detto “Angelino”, nato a Siderno il 30 settembre 1962 e domiciliato in Canada (associazione mafiosa, in qualità di capo, organizzatore e promotore della locale di ‘ndrangheta di Siderno e della “Greater Toronto Area”);

Antonio Figliomeni, detto “’Ntoni e fredu”, nato a Siderno il 25 ottobre 1961 e residente in Canada (associazione mafiosa, in qualità di capo, organizzatore e promotore della locale di Siderno e della sua proiezione nella “Greater Toronto Area”); Cosimo Figliomeni, detto “Cosimino”, nato a Siderno il 6 febbraio 1965 e domiciliato in Canada (associazione mafiosa, in qualità di capo, organizzatore e promotore della locale di Siderno e della sua proiezione nella “Greater Toronto Area”, esercizio abusivo del credito, con l’aggravante di aver agevolato la ‘ndrangheta);

Bruno Filippone, nato a Siderno l’8 luglio 1983, già detenuto per altra causa (associazione mafiosa, in qualità di partecipe dell’organizzazione di Siderno); Antonio Galea, nato a Siderno il 31 luglio 1962, già detenuto per altra causa (associazione mafiosa, in qualità di organizzatore e dirigente della locale di Siderno, con il ruolo di mastro di giornata); Luigi Vescio, nato in Canada l’8 luglio 1971 (associazione mafiosa, in qualità di partecipe della locale di Siderno e della sua proiezione nella “Greater Toronto Area”);

Ai domiciliari, invece:

Marilena Gravina, nata a Melito di Porto Salvo il 25 dicembre 1972 (favoreggiamento personale aggravato dalla circostanza di aver agevolato la ‘ndrangheta); Emanuela Figliomeni, nata a Locri il 7 novembre 1980 (intestazione fittizia di beni aggravata dall’aver agevolato la ‘ndrangheta); Teresa Figliomeni, nata a Locri il 24 settembre 1975 (intestazione fittizia di beni aggravata dalla circostanza di aver agevolato la ‘ndrangheta); Pietro Ieraci, nato a Locri il 10 luglio 1976 (intestazione fittizia di beni aggravata dall’aver agevolato la ‘ndrangheta); Antonio Mammone, nato a Messina il 3 dicembre 1977 e residente a Marina di Gioiosa Ionica (intestazione fittizia di beni aggravata dall’aver agevolato la ‘ndrangheta)

Otto dei destinatari della misura cautelare in carcere si trovano in Canada. Santo Rumbo è stato localizzato invece in Lussemburgo ed è stato catturato dall’Enfast Team della Polizia locale in collaborazione con lo Scip italiano (il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia), in esecuzione di un Mandato di Arresto Europeo.

LA “CONVALIDA” DELL’IMPIANTO ACCUSATORIO

L’ordinanza di oggi, dunque, convalida pienamente l’impianto accusatorio prospettato dalla Dda nei confronti delle 28 persone ritenute a capo o comunque appartenenti o prestanome delle ‘ndrine Muià e Figliomeni federate alla potente cosca dei Commisso di Siderno.

Le investigazioni - condotte con sofisticate tecniche di intercettazioni telefoniche ed ambientali – avrebbero portato alla luce le attuali dinamiche criminali che caratterizzano le due ‘ndrine tra la Calabria e il Canada, dove è nota come la Siderno Group of Crime.

[>] QUI TUTTI I DETTAGLI SULL’INDAGINE