Omicidio Vinci: slitta udienza per difetto notifica, la madre occupa la caserma

Vibo Valentia Cronaca
Il luogo dell'esplosione e le due vittime

Rimandata al prossimo 21 giugno l’udienza preliminare relativa al procedimento penale che mira a portare chiarezza sulla morte del biologo Matteo Vinci - avvenuta a Limbadi il 9 aprile dello scorso anno in seguito all’esplosione di un’autobomba – e sul ferimento del padre Francesco (LEGGI).

La causa dello slittamento sarebbe un difetto di notifica a una delle persone imputate, Lucia Di Grillo, 30 anni. Insieme alla donna sono imputati: il marito, Vito Barbara, 28 anni, i genitori della stessa Rosaria Mancuso, 64 anni, Domenico Di Grillo, 72 anni, e la sorella Rosina Di Grillo, 38 anni, tutti di Limbadi. Ai cinque viene contestato l'omicidio aggravato dalle modalità mafiose ed il tentato omicidio.

La parte civile, Rosaria Scarpulla, madre di Matteo Vinci, appresa la notizia del rinvio, ha deciso di occupare simbolicamente la stazione dei carabinieri di Limbadi.