Esplode auto nel vibonese: un morto e un ferito

Vibo Valentia Cronaca
Il luogo dell'esplosione e le due vittime

Un morto ed un ferito in gravi condizioni è il bilancio di una esplosione avvenuta nel pomeriggio di oggi, poco dopo le 15, in via Fosse Ardeatine a Limbadi, nel vibonese.

Un’auto, una Ford Fiesta alimentata a metano, è saltata in aria e le deflagrazione - udita a centinaia di metri di distanza - ha provocato un incendio che ha distrutto l’autovettura, al cui interno vi erano Matteo Vinci, 43enne ex informatore scientifico, morto carbonizzato, e il padre Antonio, 72 anni che è stato sbalzato fuori dall’autovettura e, successivamente, trasportato con ustioni di primo e secondo grado al Pronto soccorso dell’Ospedale Jazzolino di Vibo.

Sul posto i vigili del fuoco del Comando provinciale e i sanitari del 118 allertati dai carabinieri della Stazione di Limbadi che, sotto il coordinamento dei militari della Compagnia di Tropea, hanno avviato le indagini per capire le cause dell’esplosione.

Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti è che a far saltare in aria la Ford Fiesta sulla quale viaggiavano padre e figlio possa essere stato il mal funzionamento dell'impianto di alimentazione, con bombola gpl, dell'auto.

Quella dell’incidente autonomo è però una delle ipotesi, gli inquirenti non scartano infatti alcuna pista.

Si scava anche nel passato di Francesco e Matteo Vinci, persone molto stimate a Limbadi. Nel marzo del 2014 erano stati infatti coinvolti in una rissa con dei parenti della famiglia Mancuso, per questioni legate ad un vecchio problema relativo ai confini di alcune terre (LEGGI).

Nell’occasione fu necessario l’intervento dei carabinieri per evitare il peggio. I due Vinci, insieme ad altre quattro persone, finirono allora ai domiciliari.

CONFERMATA LA BOMBA: È STATO UN ATTENTATO

Il Prefetto Guido Longo, intanto, ha convocato in via d’urgenza, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per esaminare della situazione “In relazione – si legge in una nota della Prefettura di Vibo Valentia – ai gravi fatti delittuosi verificatisi nelle ultime ore a Soriano Calabro – dove è stata danneggiata la stele commemorativa di Filippo Ceravolo, giovane vittima innocente di mafia (LEGGI), e soprattutto a Limbadi, dove si è verificata l’esplosione di un’autovettura a causa di un ordigno” che ha provocato la morte di una persona e il ferimento di un’altra.

Sul posto sono intervenuti gli artificieri con i cani anti esplosivo. E proprio dagli artificieri è arrivata in serata la conferma che l’auto sia esplosa proprio per una bomba.

Gli specialisti dell’Arma sono giunti a questa conclusione dopo gli esami più approfonditi eseguiti sul posto. Dunque è confermata la pista di un vero e proprio attentato.

(aggiornata alle 19:50)