Prosegue l’ondata di sbarchi: stamani a Corigliano altri 250 immigrati

Cosenza Cronaca Antonio Le Fosse

Prosegue l’ondata di sbarchi di immigrati che sta interessando le coste della Calabria. Dopo l’arrivo di oltre mille persone giunte ieri a Reggio e Vibo Valentia, ha attraccato stamani intorno alle 8, nel Porto di Corigliano Calabro, nel cosentino, la nave della Guardia Costiera “O. Corsi” che trasportava a bordo 254 migranti di cui 180 uomini, 69 donne e 5 minorenni di diversa nazionalità. Quello di oggi è il quinto sbarco, dal 2015, nella città ausonica.

Straordinaria, ancora una volta, l'attività di soccorso e di prima accoglienza predisposta dalla Prefettura di Cosenza e coordinata direttamente dal Prefetto Gianfranco Tomao. Le condizioni dei migranti, dopo lo sbarco, sono buone.

Dopo lo screening medico da parte dei sanitari del 118, gli immigrati sono stati trasferiti, a bordo di autobus, in diversi centri di accoglienza, come previsto dal piano messo in atto dal Ministero dell'Interno, e sparsi su tutto il territorio nazionale.

Sulla banchina del porto coriglianese, oltre alla presenza di tutte le forze dell'ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Capitaneria), molti volontari delle associazioni dell'intera area urbana di Corigliano-Rossano che, per l'occasione, hanno prestato la loro preziosa assistenza anche con la distribuzione di viveri di ogni genere.


LA POLEMICA. RIMBORSO SPESE: BOTTA E RISPOSTA TRA PREFETTO E SINDACO

13:55 | Anche un filo di polemica sulla banchina del porto di Corigliano, in attesa dello sbarco dei migranti. Incalzato dalla domanda di un giornalista sulle dichiarazioni del sindaco Giuseppe Geraci, che ha lamentato il mancato rimborso delle spese sostenute per l’emergenza immigrazioni, il prefetto Gianfranco Tomao ha commentato che se il pagamento non è ancora avvenuto, il primo cittadino ne deve chiedere conto “ai suoi uffici perché a noi (la Prefettura, ndr) – ha affermato Tomao - la richiesta con la documentazione necessaria è arrivata con molti mesi di ritardo”.

Non si è fatta attendere la risposta di Geraci che ha sottolineato che "... c'è stato solo un ritardo fisiologico. Abbiamo solo perso del tempo nella rendicontazione - ha aggiunto - e ricordo comunque che da gennaio, quando ci fu il primo sbarco, non abbiamo avuto alcun rimborso e adesso non abbiamo più fondi, impegnati anche per l'emergenza dell'alluvione del 12 agosto scorso".