La finta unità del Cdx crotonese: tutti al tavolo, intorno al ‘fiasco’ e in ordine sparso. Che confusione! Sarà perché ti … odio?

23 giugno 2020, 13:00 Sr l'impertinente

“Lo scopo nella vita è di collaborare per una causa comune; il problema è che sembra nessuno sappia qual è” (Gerhard Gschwandtner). L’unità del centrodestra crotonese è durata come un gatto in tangenziale. A poche ore dall’annuncio al limite del trionfalismo del neo parlamentare Sergio Torromino, i suoi alleati gli hanno tirato un brutto tiro. Ma andiamo con ordine...


di Sr* l’Impertinente

Tutto nasce da un comunicato che dà conto di una riunione del centro destra (QUI) con presenti Giancarlo Cerrelli per la Lega, Giuseppe Malena per Fratelli d’Italia e Vincenzo Camposano per l’Udc.

Si è trattato di un tavolo piuttosto allargato visto che era esteso anche al mondo associativo e precisamente a Franco Sarcone e Giovanni Procopio dell’Idm; a Massimilano Bianchi di Crotone da Vivere; a Mario Megna e Giuseppe Fiorino per la Lista Santelli Presidente; a Vincenzo Squillacioti, per Valore Crotone; a Roberto Macheda, per Crotone in Testa e Leo Pedace di Consenso.

Al coordinatore provinciale è stato attribuito il merito di aver riunito tutti i rappresenti nell’alveo del centrodestra, “un tavolo che non veniva indetto da diverse competizioni elettorali” e con l’intento “di creare un centro destra unito”. Almeno così ci si augurava!

A Torromino è stato anche conferito un altro di merito, quello “di aver riunito la parte politica ed associativa intorno ad un unico tavolo”, con tanto di invito “a proseguire nell’organizzazione della competizione elettorale nell’intento di riorganizzare ed aggregare sempre un numero maggiore di associazioni”.

A leggere tutto ciò, almeno fino a ieri, si poteva immaginare un centrodestra compatto e pronto dunque all’assalto in forze di piazza della Resistenza, e non solo.

Ma, come spesso accade, un conto è la realtà raccontata (in un comunicato), un’altra è invece quella di fatto.


“Il lavoro di gruppo è essenziale.

Ti permette sempre di dare

la colpa a qualcun altro”.

(Arthur Bloch, Ottava regola di Finagle)


Sempre da ieri, infatti, il Cdx crotonese si è manifestato in uno stato tutt’altro che idilliaco, considerando come sia iniziato un continuo fuoco di fila, amico o presunto tale, che di unità ne ha mostrata ben poca.

Con la stampa il segretario provinciale della Lega Salvini premier non ha certo usato l’arte della diplomazia, precisando che la sua partecipazione alla riunione fosse solo da semplice osservatore, riservandosi di interloquire col suo partito.

Ha sottolineato poi che i partecipanti fossero sì politicamente e culturalmente eterogenei ma che, e soprattutto, alcuni di loro non avessero nulla a che fare con lo schieramento di centrodestra.

Poi un affondo in stile culinario con Cerrelli che ha definito la riunione addirittura un “polpettone” all’apparenza anche appetitoso ma dagli ingredienti “riciclati che potrebbero rendere letale” la pietanza.

Il leghista - che tra l’altro ha anche bocciato l’ipotesi di un candidato di coalizione civico preferendone uno di natura politica e partitica - non sarà più della partita come probabile aspirante a sindaco visto che la Lega ha scelto Reggio e Crotone potrebbe di conseguenza spettare a Fratelli D’Italia o Forza Italia.

Il problema, per il centrodestra pitagorico, è che anche il segretario provinciale di Fdi, Michele De Simone, è più o meno sulla stessa linea del collega del Carroccio, soprattutto nel giudizio sui partecipanti al tavolo.


“Ora la cosa più importante

è il lavoro di squadra.

Il che significa:

fate tutto quello che vi dico”.

(Dal film Galline in fuga)


Un allargamento incondizionatonon convince infatti De Simone, per il qualesi potrebbe anche vincerema non si potrebbemai amministrare come Crotone merita”. Però ha tenuto a ribadire che prima venga il programma e poi il candidato a sindaco!

Il segretario FdI ha evidenziato ancora come il suo partito non abbia “preclusioni sulle persone, quanto sui metodi e sulle idee”. “Siamo la Destra della coalizione - ha sbottato - e non possiamo barattare la nostra storia per qualche posticino al sole”.

Poi ha avvertito Torromino, che dopo un periodo di relativa calma si è scoperto super attivo: “Non diamo deleghe in bianco e non siamo disponibili a far tracciare il percorso da chi ieri era altrove”, ha chiosato.

Il riferimento - che ha fatto anche Cerrelli e neanche troppo velatamente - è ad esempio a Leo Pedace che è stato anche uno dei punti di forza della Prossima Crotone; ma anche a Mario Megna, esponente del Pd poi approdato nel centro destra.

Lo ha fatto notare pure il movimento Krotone da Vivere che ha partecipato al tavolo dicendosi pronto nientepopodimeno che “a scardinare … ‘cavalli di Troia’ che potrebbero contenere al proprio interno politici nemici dei crotonesi”.

Ed in particolare Massimiliano Bianchi ha ribadito che l’esperienza passata, soprattutto dell’ultima amministrazione non potrà essere … accettata e proposta ai cittadini …”.


“Indipendentemente dalle differenze,

il lavoro di squadra può essere

riassunto in cinque brevi parole:

“Noi crediamo in un altro”. (Anonimo)


Come se le “mazzoliate” al volenteroso tentativo di Torromino di riunire il centrodestra non fossero bastate, ne sono arrivate pure dai cosiddetti “cespugli, tra cui anche il movimento Krotone in Testa.

Movimento che si è detto “in attesa di capire se i buoni propositi possano trasformarsi in buone azioni prima e buone prassi poi” e che proprio a questo scopo ritenganofondamentale la scelta dei compagni di viaggio prima ancora che del candidato”.

La lingua batte ancora dove il dente duole: per Krotone in Testa pare infatti difficile “immaginare compagni di viaggio repentinamente illuminati sulla via di Damasco”.

Perplessità si mormora ci siano anche in altri gruppi che hanno partecipato all’incontro, anche se non hanno avvertito la necessità, come altri, di esternarle pubblicamente o a mezzo stampa.

Ad esempio, pare che il leader di Consenso si sia reso conto e fin da subito della “malaparata” nel centrodestra così come di essere diventato bersaglio di possibili futuri alleati, e stia quindi già studiando le possibili soluzioni alternative.

Nonostante le sollecitazioni arrivate dai vertici regionali dello schieramento non è infatti un azzardo ritenere che, alla fine, Pedace possa correre in solitaria alle prossime elezioni amministrative.


“Pochi sono gli uomini squadra,

perché solo pochi sono così grandi

da pensare al bene comune

prima che a se stessi”. (Anonimo)


L’unico partito - escluso FI naturalmente - a non abbandonarsi a particolari critiche al tavolo è stato l’Idm Crotone che ha partecipato all’interpartitica col segretario provinciale Francesco Sarcone e l’ex consigliere comunale Giovanni Puccio.

A proposito di quest’ultimo c’è da registrare intanto un piccolo “giallo”: inizialmente era stato infatti indicato come segretario cittadino dell’Italia del Meridione ma, poi, lo stesso partito ha rettificato la nota precisando non lo fosse.

Tornando all’incontro: Sarcone ha invitato Torromino ad andare avanti con il progetto proposto e che potrebbe essere vincente qualora i partiti del centrodestra “tradizionali capissero che le scelte vengano fatte dai territori “per poter dare risposte ai tanti problemi irrisolti”.

Se queste sono le premesse per il centrodestra crotonese si può parlare, tranquillamente, di un falsa partenza, quasi si voglia ostentare un qualcosa (l’unità) che nei fatti non si possieda affatto.

Intanto è cominciato lo scouting per individuare il candidato a sindaco che nei pensieri di Torromino (ma come visto affatto condivisi) dovrà appartenere alla società civile piuttosto che ai partiti.

Sarebbero già stati contattati, con esito però negativo, un noto avvocato del foro di Crotone ed un altrettanto noto notaio, ma la carta segreta potrebbe arrivare dal mondo imprenditoriale.

Una cosa è certa: dovrà essere una persona capace di mediare tra i vari alleati che, se son partiti già così litigiosi, si può solo immaginare cosa potrebbero fare qualora dovesse trattarsi di dividere poltrone e incarichi.

Che Dio o le urne ce la mandino buona!

*Simbolo dello Stronzio