Immigrati: 20 donne incinte tra 807 a Vibo, arrestati 3 scafisti

Vibo Valentia Cronaca
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807 migranti di varie nazionalità, tra cui 582 uomini e oltre 136 tra donne (20 delle quali incinte) e 89 bambini, sono giunti stamani nel porto di Vibo Valentia a bordo di una nave della Marina Militare. Dopo la prima assistenza saranno trasferiti nel palazzetto dello sport cittadino. I migranti appaiono tutti in buone condizioni di salute e si stanno svogendo le schedature per poi oricedere ai trasferimenti anche nei vari centri di accoglienza della Calabria.

Tre presunti scafisti, che stanno per essere identificati e schedati, sono stati arrestati dalle forze dell’ordine e saranno tradotti nel carcere del capoluogo. Lo sbarco sta avvenendo senza alcuna difficoltà grazie al piano di assistenza, soccorso e accoglienza preparato già ieri dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Giovanni Bruno. Alle operazioni partecipano i carabinieri, la guardia di finanza, la polizia, la protezione civile, i sanitari del 118 e alcune associazioni di volontariato.


15:07 l E’ giunta alle 8.40 nel porto di Vibo Valentia Marina, scortato dai mezzi navali della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, il Pattugliatore polifunzionale d’Altura nave Luigi Dattilo, appartenente alla 6^ Squadriglia della Guardia Costiera di Messina e inglobato nell’operazione “Mare Nostrum”. Il pattugliatore aveva a bordo 807 migranti di nazionalità Siriana, Africa Sub Sahariana ed Eritrei, in discrete condizioni di salute e recuperati nei giorni scorsi nelle acque del Canale di Sicilia, a bordo di due barconi e due gommoni alla deriva ed un’aliquota di circa 70 migranti soccorsi dalla Nave Maltese Phoenix.

Il dispositivo di accoglienza e verifica disposto dal Prefetto di Vibo Giovanni Bruno, ha visto impiegate le varie forze dell’Ordine – Polizia – Carabinieri – Guardia di Finanza – Guardia Costiera – Forestale, tutte inglobate nell’Ordinanza del Questore di Vibo Angelo Carlutti, come anche i Vigili del Fuoco, l’ASP di Vibo, la Protezione Civile e le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio, che hanno contribuito ognuno, per quanto di competenza, alle attività predisposte nella riunione di coordinamento tenutasi nel pomeriggio di ieri presso la Sede della Guardia costiera di Vibo Valentia e presieduta dal Prefetto.

I primi a salire a bordo del Pattugliatore Dattilo, sono stati i Sanitari del 118, che hanno effettuato le verifiche sanitarie dei migranti e delle donne in stato di gravidanza. Subito dopo sono salite le Squadre di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile della Polizia di Stato, dei Carabinieri, del Roan della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera di Vibo.

Un prezioso lavoro finalizzato ad individuare gli “scafisti” è stato effettuato dai militari della Nave Dattilo, che per tutto il trasferimento dal Canale di Sicilia al porto di Vibo hanno studiato i movimenti ed hanno individuato i soggetti dediti al traffico di migranti. Una volta a terra, sono proseguiti gli accertamenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Guardia Costiera che, anche con la raccolta di testimonianze fornite da taluni migranti, hanno contribuito a definire le responsabilità di cinque scafisti, ora fermati.

La posizione dei cinque è ora al vaglio della Procura della Repubblica di Vibo Valentia che, tramite il Procuratore Capo Mario Spagnuolo ed il Sostituto Michele Sirgiovanni, ha seguito in ogni momento l’evolversi della situazione. Successivamente si è provveduto alle attività di sbarco dei migranti, dell’identificazione e del trasferimento degli stessi con i pullman nelle strutture ricettizie secondo un piano di accoglienza predisposto dal Ministero dell’Interno. In particolare 300 migranti permarranno nella Provincia di Vibo e i rimanenti verranno trasferiti in altre Regioni e nelle restanti Province Calabresi.

Il Pattugliatore della Guardia Costiera, riprenderà, invece la navigazione per il rientro alla Sesta Squadriglia di Messina nella giornata di domani.