Speranza: “Continua il “nominificio” della Giunta dimissionaria regionale: fermatevi”

Calabria Politica

“Alla Stasi e alla Giunta regionale dico: fermatevi una volta per tutte. Al Governo, al Presidente del Consiglio Renzi ed al Ministro della salute Lorenzin chiedo di intervenire immediatamente per annullare questi ultimi atti illegittimi della giunta regionale dimissionaria di centrodestra". E' quanto si legge in una nota di Gianni Speranza.

"A notte fonda - continua la nota - e sfidando chiarissimi pareri giuridici e anche la decenza, la giunta regionale, ormai dimissionaria, ha provveduto ad effettuare l'ennesima infornata di nomine insediando i nuovi commissari straordinari delle ASP e delle Aziende ospedaliere della Calabria. Semplicemente una vergogna. L'ultima dimostrazione, in ordine di tempo, se ancora ce ne fosse bisogno, dell'arroganza e della logica di occupazione abusiva del potere che continua, da oltre cinque mesi, ad ipotecare e condizionare la vita della nostra regione e calpestare i diritti dei calabresi. Il governo nazionale, che ancora a distanza di mesi dalla condanna e dalle dimissioni di Scopelliti, non ha irresponsabilmente ancora nominato il nuovo commissario straordinario per la sanità in Calabria, e che con grande ritardo si è visto costretto ad annullare numerosi atti a firma di Scopelliti adottati anche dopo le sue dimissioni, non può continuare a fare finta di nulla. Faremo di tutto per impedire questo ulteriore scempio. La Calabria è parte dell'Italia e delle sue regole; nessuno può pensare di continuare impunemente e per così tanto tempo a violarle stravolgendo le istituzioni democratiche. Il PD che è parte decisiva del governo nazionale e della sua maggioranza, a partire da Magorno, Oliverio, Callipo, mi auguro facciano finalmente sentire la loro voce ed intervengano per far ripristinare il rispetto delle regole in questa parte d'Italia! Quello che la Stasi e il centrodestra vogliono fare è chiarissimo: utilizzare a fini elettorali ogni briciola di potere ancora a loro disposizione. Il centrosinistra deve dire basta, è ora di cambiare davvero”.