Casa di detenzione di Rossano, assegnate tre borse di studio

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Il 30 maggio, nella Sala Polivalente dell’Istituto penitenziario di Rossano, si è svolta la manifestazione per l’assegnazione delle borse di studio regionali finanziate dall’Assessore Regionale alla cultura, Mario Caligiuri, e che costituisce la fase conclusiva del progetto “….come rami d’inverno…” avviato il 1 giugno 2011 con la realizzazione dell’omonimo film-documentario.

Il progetto è nato dall’idea di voler raccontare il carcere o, meglio, cosa comporta essere rinchiusi in un carcere evidenziando, quindi, il lato umano della persona\detenuto, tramite il racconto diretto dei protagonisti.

Questo per fungere da monito a non cadere nella trappola del guadagno facile, dello specchietto per le allodole della vita lussuosa ma illecita che può portare a tutto questo.

La manifestazione è servita a trasportare questo bagaglio di esperienze, questo treno con i vagoni carichi di sofferenza, alle potenziali vittime della criminalità: i giovani!

I detenuti, dal canto loro, si sono messi in discussione cercando di offrire una analisi critica del proprio passato e raccomandando i ragazzi a non lasciarsi prendere dal vortice della vita, riflettendo sempre sulle scelte da effettuare.

Alla manifestazione hanno inviato gli elaborati, nei termini prescritti, le seguenti scuole: Liceo per le scienze Umane S. Pio X di Rossano; IPSCT di Mirto Crosia; IPSIA “E. Aletti” Trebisacce;; ITCG “Filangieri” Trebisacce; Liceo Classico S. Nilo di Rossano; Liceo Scientifico “Patrizi” di Cariati; ITAS “ Gradilone” serale di Rossano; ITIS “ E. Majorana”– Sezione Penitenziario di Rossano .

Questi i premi assegnati:

-1° Premio pari ad € 700 ( settecento euro) attribuito allo studente Bassis Lorena della III^ A del Liceo Scientifico “Patrizi” di Cariati;

- 2° Premio pari ad € 500 (cinquecento euro) allo studente Gigli Paolo della IV B del Liceo Classico S. Nilo di Rossano;

- 3° Premio pari ad € 300 ( trecento euro) allo studente Natale Angela Pia della IV A SIA del ITCG “Filangeri” di Trebisacce;

Menzione d’onore con attestato all’elaborato del sign. Botta Carmine della terza classe ITIS “E. Majorana” sezione scolastica del penitenziario.

Targa di partecipazione a tutte le scuole e attestazione di merito a tutti gli studenti partecipanti.

Hanno partecipato tutte le scuole sopra elencate con una folta rappresentanza di studenti per un totale di oltre 330 tra studenti e docenti accompagnatori. Molto sentito il tema trattato anche dai detenuti che, infatti, hanno partecipato volontariamente in oltre 120 dei reparti Alta e Media sicurezza .

La manifestazione si è aperta con la recitazione, da parte di due detenuti, della poesia “Il Maestro e la Via Giusta” del poeta Sandrino Aquilani. Prima del dibattito un detenuto ha cantato, in inglese e italiano, accompagnato dalla band dell’Istituto musicale Donizetti la canzone “Stand by me”, preparata insieme alla prof.ssa Guagliardi.

E’ proseguita con l’inno di Mameli suonato dall’orchestra di fiati di Mirto Crosia e la presentazione del progetto Note di Libertà a cura del Dott. Giuseppe Greco, Direttore artistico dell’istituto musicale Donizetti di Mirto-Crosia, e la video-proiezione dell’intervista di Pippo Baudo a Sanremo 2014, omaggiato di un clarinetto realizzato dai detenuti che lavorano stabilmente nel laboratorio di ceramica del penitenziario gestito dalla Ditta Pirri ceramica che ha anche sponsorizzato le magliette verdi bianche e rosse “ Ri-Vestimoci di legalità”, con l’emblema della manifestazione, distribuite agli studenti che le hanno indossate colorando ancor di più la manifestazione.

Tra le presenze eccellenti al parterre ricordiamo l’On.le salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, l’assessore alla cultura del comune di Rossano, Prof.ssa Stella Pizzuti e il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Dott. Salvatore Acerra il quale ha illustrato la nuova tipologia di detenzione che si va delineando in applicazione dei principi costituzionali e delle sentenze europee sottolineando come in Calabria siano stati realizzati, in meno di un anno, 800 posti detentivi in più e i nuovi circuiti regionali che tenderanno a dare maggiore dignità alla popolazione ristretta.

Dopo il dibattito c’è stata l’ assegnazione dei premi e la conclusione con l’esibizione dell’orchestra di Mirto Crosia.

Dichiarazione del Direttore Carrà: “Ritengo che il mio compito consista nel tentare, in qualche modo, di incidere, con un impatto primariamente emotivo, nel cambiamento delle opinioni, delle percezioni, continuando il percorso che, ormai da anni, sto compiendo in questa realtà, sociale e detentiva, dal mio insediamento. Uno degli obiettivi che mi sono posto, con questo progetto, è stato quello della modifica dell’approccio soggettivo a quelli che sono gli stereotipi che vengono trasmessi anche dalla televisione, dai giornali, rispetto alla criminalità, alla pena, alla punizione, al senso del punire, e poi rispetto al carcere. Una seconda tematica da trattare, su cui abbiamo puntato molto, riguardava il fatto se questo tipo di esperienza potesse essere, in particolare con gli studenti, anche uno strumento di prevenzione rispetto a determinati stili di vita, determinati comportamenti, di cui magari i ragazzi non percepiscono immediatamente la pericolosità né la gravità, prima di tutto per loro stessi, oltre che per la società. Infine, una terza area, più specifica, riguarda la socializzazione di questa esperienza, nel senso di volerla veicolare nelle famiglie, facendola diventare strumento, fonte di discussione, all’esterno della scuola, con gli amici, perché credo che solo nella misura in cui si riesce a promuovere la socializzazione del problema, delle questioni di cui si discute, si può poi fare un discorso un po’ più ampio anche sulle possibilità di cambiamento, di trasformazione, di elaborazione di risposte innovative e, in ultima analisi, del reinserimento sociale dell’ex- detenuto”.