Villapiana, Discarica abusiva sulla spiaggia: scatta il sequestro

Cosenza Cronaca

Una discarica, di oltre 350 metri quadrati, con all’interno rifiuti speciali, pericolosi e solidi urbani, tra cui frammenti e lastre di eternit e vecchi pneumatici di auto, è stata sequestrata dalla Capitaneria di Porto di Corigliano su disposizione della Procura della Repubblica di Castrovillari.

Nei giorni scorsi il personale militare dell’Ufficio locale marittimo di Trebisacce, agli ordini del Comandante della Capitaneria di porto di Corigliano, il Capitano di Fregata Antonio D’Amore, durante il monitoraggio della costa dell’alto jonio cosentino, in località Pantano di Villapiana, avrebbe accertato la presenza di depositi incontrollati di rifiuti in diverse aree demaniali marittime ed in particolare nella pineta nelle vicinanze di un noto complesso residenziale e lungo il tratto di strada a sud di un altro villaggio vacanze.

Su oltre 350 metri quadrati di spiaggia, infatti, erano abbandonati come una vera e propria discarica abusiva, rifiuti speciali, pericolosi e solidi urbani, tra cui frammenti e lastre di eternit, vecchi copertoni di auto, materiale di risulta derivante da lavori edili. I cumuli di rifiuti erano ad una distanza ravvicinata dal mare, tra i 30 e i 50 metri.

L’intera area, quindi, è stata posta sotto sequestro penale dai militari che l’hanno delimitata con del nastro rosso bicolore ed affidata in custodia al Responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Villapiana, anche al fine della successiva predisposizione di ogni provvedimento o azione finalizzati alla bonifica dei siti interessati dalla presenza di rifiuti, come previsto dalla vigente normativa ambientale.

Il tutto è stato comunicato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per le violazioni degli articoli 36, 54 e 1161 del Codice della Navigazione, 633 e 639 bis del Codice penale, 192 del Decreto Legislativo 152/2006 (norme in materia di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati – divieto di abbandono).

La segnalazione all’Autorità giudiziaria è stata fatta anche perché si tratta di aree sottoposte a vincolo paesaggistico ed ambientale, a meno di 300 metri dal mare e vicine alla battigia, per cui si può ipotizzare il deturpamento di bellezze naturali ed il danneggiamento dei beni pubblici demaniali.

Continua, quindi, costante, l’attività di vigilanza degli uomini della Guardia costiera, anche lungo il compartimento marittimo di Corigliano Calabro, che va da Rocca Imperiale a Cariati, per la salvaguardia dei beni demaniali marittimi e dell’ambiente costiero, eseguita nell’ambito delle direttive regionali della Direzione marittima di Reggio Calabria.