Epatite C, interrogazione alla Camera M5S: Governo paghi i danni

Calabria Attualità

«Il Governo deve garantire la rivalutazione dell’indennizzo a chi per trasfusione ha preso l'epatite C». Lo dichiarano i deputati M5S Paolo Parentela, Federica Dieni e Dalila Nesci, che hanno presentato un’interrogazione al ministro della Salute Lorenzin.

«Le sentenze della Corte Costituzionale e della Corte Europea dei Diritti dell’uomo – spiegano i parlamentari – hanno sancito che lo Stato è tenuto a garantire il pagamento della rivalutazione dell’indennità a tutti i beneficiari. Il Governo, però, a partire dal 2012 ha smesso di liquidare le somme dovute, che al momento stanno pagando in proprio le Regioni».

Parentela, Dieni e Nesci aggiungono: «I 1017 calabresi che hanno diritto all’indennizzo nel 2014 non hanno ancora ricevuto un centesimo. I ritardi nei pagamenti sono dovuti al Governo, che si rifiuta di garantire alle Regioni il rimborso delle somme da versare ai cittadini ammalati». «Assurdo – proseguono i parlamentari – che in Italia i danneggiati da sangue infetto non abbiano quanto loro spetta. Un Paese civile deve garantire il diritto alla salute».

Concludono i parlamentari del Movimento Cinque Stelle: «Renzi sta facendo campagna elettorale vantandosi di aver trovato miliardi di euro da destinare ai lavoratori dipendenti, ma non riesce a destinare poche centinaia di milioni a quegli italiani che, per gli errori del sistema sanitario, non possono avere accesso ad altre forme di sostegno economico».