Vibo Marina, sequestrato deposito costiero

Vibo Valentia Cronaca
L'area sequestrata

Questa mattina la guardia di finanza del comando stazione navale di Vibo Marina e della sezione aerea di Lamezia Terme, hanno eseguito il sequestro preventivo emesso dal Gip Lucia Monaco, di un deposito costiero di prodotti petroliferi e bitumi di proprietà della " Basalti Energia Srl" (ex "Basalti e Bitumi spa"), situato sulla spiaggia di Vibo Marina su una area di 14.243 mq di demanio marittimo. La società era in attivita' dal 1964 fino ad agosto 2006 quando è stata cessata la produzione e che - a seguito dell'alluvione - con ordinanza nr 61/2006 del commissario delegato, il presidente della regione calabria Agazio Loiero, disponeva che la stessa attivita' industriale dovesse essere smantellata e delocalizzata entro 12 mesi in quanto risultava essere collocata in zona altemetricamente depressa, in posizione di incompatibilita' per il rischio di alluvione con il tessuto urbano e con l'ambiente marino circostante, anche relativamente al solo pericolo di incidente rilevante. L'attivita' investigativa avviata nel mese di maggio 2009 e gli accertamenti tecnici hanno fatto emergere la sussistenza di tracce di abbandono ed inquinamento dovuto ai serbatoi di carburante e di bitume, materiale ferroso in cattivo stato di conservazione e tubazioni vetuste a contatto con il terreno, costituenti veri e propri rifiuti pericolosi ivi da tempo abbandonati in modo incontrollato costituenti minaccia di disastro ambientale del sito nonché di qualsiasi pericolo in genere per l'incolumità delle persone, fatto gravemente dannoso per la salute della popolazione del vibonese. Le fiamme gialle del mare e del cielo - coordinate dal locale reparto operativo aeronavale - hanno effettuato ispezioni presso il deposito costiero in piena e fattiva collaborazione con personale della locale arpacal, facendo emergere lo stato di antichità generale e dello scriteriato abbandono in cui versano le attrezzature del deposito costiero. Nello specifico lo stato di degrado dei serbatoi di stoccaggio, dei bacini di contenimento, dei muri di recinzione e delle tubazioni nonche' la presenza di strutture murarie in elevazione in precarie condizioni di stabilità nonche' la mancanza di idonea pavimentazione del sistema di drenaggio del piazzale di carico sia dei carburanti che del bitume; tale stato di abbandono dei luoghi ha determinato il necessario sequestro preventivo. Il deposito costiero ubicato su un luogo di particolare bellezza naturale a ridosso della spiaggia di Vibo Marina frequentata da un numero considerevole di cittadini vibonesi e di turisti costituisce un potenziale pericolo per la popolazione intera ed un rischio ad alta probabilità che si verifichi un evento dannoso, anche a seguito di circostanze non sempre chiaramente prevedibili, rischi legati allo svolgimento delle attività industriali e calamità naturali. Risulta indagato il legale rappresentante della società per i reati di cui agli artt. 650 (inosservanza dei provvedimenti dell'autorità) del codice penale, 81 cpv 40 cpv c.p. e 6 co. 1 legge nr 210/2008 (misure straordinarie smaltimento dei rifiuti nonché misure urgenti di tutela ambientale).