Rifiuti tossici, basta silenzi: “Crotone ci mette la faccia”

Crotone Attualità Daniela Colurcio

Sono oltre 4.000 fin’ora i crotonesi che “ci hanno messo la faccia”. Stiamo parlando di un’iniziativa nata su facebook ad opera di alcuni ragazzi che sono stanchi del silenzio assordante delle istituzioni e della politica sulla questione “scorie tossiche” nella città di Crotone. È stata infatti creata una pagina sul famoso social network che prende il nome appunto di "Crotone ci mette la faccia", nella quale ogni persona mette una propria foto in primo piano con un cartellone con su scritto "non voglio morire di cancro" o frasi del genere. La pagina nasce in virtù dei troppi casi di tumore che si verificano da anni nel territorio.

Tra i più recenti procedimenti giudiziari in merito c’è quello denominato Black Mountain, che ha visto alla sbarra dirigenti dell’ex Pertusola e Montedison, per i danni provocati dall’utilizzo dell’amianto. Erano accusati di disastro ambientale e avvelenamento delle acque, ma i 45 indagati nel processo sono stati tutti prosciolti. L’accusa, sostiene invece che due ditte prelevavano il materiale dall’ex Pertusola, il cosiddetto CIC (conglomerato idraulico catalizzato) e invece di smaltirlo in discarica lo avrebbero impiegato nella realizzazione di opere edili.

Sarebbero state infatti costruite anche delle scuole, come quella del rione San Francesco, che era stata sequestrata nel 2008, insieme ad altre 23, ed i ragazzi che le hanno frequentate hanno respirato ogni giorno, in particolare, il nichel. Anche se si continua a dire che i dati rilevati erano nei limiti. Anche i poliziotti della questura cittadina hanno protestato più volte per chiedere lo spostamento degli uffici a causa dell’inquinamento del suolo. La protesta è portata avanti da anni dal sindacato, in seguito agli esiti dell’indagine, avviata dalla Procura della Repubblica, “Black mountain” che aveva accertato la presenza di scorie tossiche proprio sotto la sede.

Si parla sempre anche di bonifica del territorio ma ancora ad oggi non ci sono risposte concrete su questo fronte. Intanto però a Crotone l’incidenza della morte a causa delle patologie tumorali continua a crescere e i cittadini non ci stanno più, si mettono in gioco e cercano di lottare per il loro futuro e per quello delle persone che amano, per fare chiarezza su una vicenda a tinte fosche che pervade la loro vita.

Nel suo piccolo anche Cn24tv vuole aiutare questi giovani ragazzi nella missione che hanno intrapreso, quindi, chiunque lo volesse, può postare foto sulla pagina "Crotone ci mette la faccia" o raccontare la propria storia. La pagina in questione non ha scopo di lucro ma, come spiegano gli ideatori è una “campagna pubblicitaria, nata esclusivamente per una questione morale e per rompere questo muro di silenzio e farci sentire.”