Concussione, truffa e droga. Otto arresti a Roma: finta tangente per frodare un imprenditore

Reggio Calabria Cronaca

Sono otto le persone arrestate stamattina dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma con le accuse di concussione, truffa aggravata e traffico internazionale di stupefacenti. I fermi sono arrivati in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Roma. Sedici, in totale, le persone indagate nell’operazione che ha impiegato 200 finanzieri tra il Lazio e la Calabria.

Sarebbe un consulente del lavoro, Alessandro Grassi, l’uomo chiave del blitz scattato a seguito delle indagini, svolte dal Nucleo Polizia Tributaria della capitale e coordinate della locale Procura della Repubblica (sostituto procuratore Paolo Ielo e Luigi Fede).

Grassi, insieme con altri complici, tra cui un funzionario dell'Agenzia delle Entrate ora in pensione, che è stato arrestato, avrebbe concusso l'imprenditore Tommaso Di Lernia, noto per essere stato coinvolto nell'inchiesta Enav-Finmeccanica in qualità di amministratore della Print Sistem Srl. Nell'occasione Grassi e i suoi complici (di cui 4 arrestati), secondo gli inquirenti avrebbero predisposto tutto il necessario per trarre in inganno l'imprenditore, facendo apparire come veritiera la verifica fiscale. Il consulente del lavoro si sarebbe finto funzionario del fisco e, con i propri complici, avrebbe chiesto una tangente di 750 mila euro per "ammorbidire" il controllo.

Il gruppo criminale al centro della vicenda è composto da persone di origine calabrese, provenienti da Africo (Reggio Calabria) ma da tempo trapiantati nella Capitale ed attivo nell'importazione di ingenti quantitativi di droga dai Caraibi (Santo Domingo).

Gli indagati sembrerebbe stessero organizzando il trasporto di un grosso carico di cocaina (per il quale avevano già versato ai “narcos” un acconto di 700 mila euro) attraverso un aeromobile noleggiato che sarebbe dovuto giungere presso lo scalo romano di Ciampino, per poi rifornire le piazze di spaccio di Roma e Milano. Tra gli arrestati, oltre a Grassi, i calabresi Salvatore Palamara, Bruno Palamara e Antonio Talia.