‘Ndrangheta: arrestato giudice Giusti per corruzione

Reggio Calabria Cronaca

Giancarlo Giusti, giudice a Palmi, in Calabria, già sospeso dalle funzioni perché indagato in un'inchiesta sul clan dei Lampada, è stato arrestato su disposizione della magistratura di Milano. L'accusa è corruzione con l'aggravante di avere favorito l'associazione mafiosa. Giusti avrebbe incassato 71mila euro e altre utilità da Giulio Lampada, Mario Giglio e Vincenzo Minasi, persone finite in carcere nei mesi scorsi nell'ambito della stessa inchiesta. Giusti avrebbe venduto al clan della 'ndrangheta la propria funzione violando i principi di imparzialità, probità e indipendenza. La notizia dell'arresto di Giusti è stata data con un comunicato emesso dal capo della procura di Milano Edmondo Bruti Liberati.

H 12:50 | La posizione di Giancarlo Giusti, il magistrato in servizio a palmi arrestato stamani su ordine della procura di Milano, era da tempo sotto stretta osservazione da parte degli investigatori milanesi. Negli ambienti giudiziari si parlava di un suo probabile arresto già all'indomani dell'operazione della Dda di Milano denominata "Lampada", che porto' in carcere anche il presidente della Corte d'assise di Reggio Calabria Vincenzo Giglio. Oggi è arrivato l'arresto, dopo la sospensione dall'incarico, con l'accusa di corruzione, aggravata dall'avere agevolato il clan Lampada, famiglia di Reggio Calabria trapiantata a Milano. Nella prima tranche dell'inchiesta erano emerse intercettazione compromettenti a carico del giudice del Tribunale di Palmi, accusato di avere sfruttato l'amicizia con i Lampada per ottenere viaggi e soggiorni a Milano in resort molto costosi. Il tutto, sempre secondo l'accusa, in compagnia di avvenenti escort (una ventina il numero calcolato dagli investigatori milanesi) "offerte" dai fratelli Francesco e Giulio Lampada tra il 2008 e il 2009. Nella nuova appendice dell'inchiesta e' emerso che Giusti avrebbe incassato 71mila euro e altre utilita' da Giulio Lampada, Mario Giglio e Vincenzo Minasi, persone finite in carcere nei mesi scorsi nell'ambito della stessa inchiesta. "Giusti avrebbe venduto al clan della 'ndrangheta la propria funzione violando i principi di imparzialità, probità e indipendenza" recita il comunicato diramato dall procuratore capo di Milano Bruti Liberati. Secondo diversi resoconti giornalistici Giusti svolgeva funzioni di gip-gup al Tribunale di Palmi. In realta' il magistrato non avrebbe mai esercitato la funzione di giudice per le indagini preliminari non lo ha mai fatto. Fino al giorno del blitz della mobile di Milano, il magistrato ha svolto le sue funzioni di giudice monocratico prevalentemente nella sezione di Cinquefrondi, sede distaccata del Tribunale di Palmi. Secondo indiscrezioni raccolte in ambienti giudiziari, il presidente del Tribunale di Palmi, Anna Maria Arena, avrebbe in effetti, in un primo momento, previsto per Giusti il trasferimento dalle funzioni di giudice monocratico a quello di gip. Ma le notizie trapelate dalla Lombardia sul suo coinvolgimento nell'inchiesta milanese avrebbe bloccato l'assegnazione del nuovo incarico.