Colpiva a calci e pugni gli studenti. Arrestata una maestra delle elementari

Vibo Valentia Cronaca

Una maestra elementare, L.G. di Pizzo, è stata arrestata dai Carabinieri di Vibo Valentia, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal Gip. L’insegnante sarebbe ritenuta responsabile del maltrattamento di alcuni bambini e di averli colpiti addirittura con schiaffi e pugni. La donna lavora presso la scuola elementare S. Sebastiano di Pizzo.

LE INDAGINI sono state condotte attraverso una serie di telecamere nascoste nelle aule ed avrebbero consentito di accertare come la maestra, durante le lezioni, per punire gli studenti più indisciplinati, li avrebbe malmenati colpendoli con schiaffi e pugni, lanciandogli libri e penne, strattonandoli, tirandogli i capelli ed inveendovi contro fino a farli piangere. Ai maltrattamenti non sarebbe sfuggita nemmeno una piccola affetta da mutismo selettivo. Molti studenti erano così terrorizzati da non voler più frequentare la scuola.

h 10:30 | Il caso era stato segnalato ai Carabinieri poche settimane fa da alcuni genitori, preoccupati per l'evidente terrore provato dai figli nell'andare a scuola nei giorni in cui vi era lezione con l'insegnante. Le indagini hanno permesso di accertare che nelle classi ogni giorno, anche le più lievi mancanze scolastiche o disciplinari, venivano punite dalla maestra con immotivata violenza, tanto che gli alunni, ormai terrorizzati vivevano in uno stato di totale soggezione, continuamente intimiditi anche dalle urla, dal lancio di libri e penne e dalle spinte che la maestra riservava loro. Ad evitare le persecuzioni non è riuscita neppure una piccola affetta da mutismo selettivo che è stata addirittura costretta ad urinarsi addosso a seguito del divieto dell'insegnante di poter andare in bagno e che era così terrorizzata dalla donna da rifiutarsi ormai di recarsi a scuola. Una situazione insostenibile che ha portato il G.I.P. ad emettere il provvedimento cautelare nei confronti della donna che, raggiunta dai militari nella propria abitazione, dopo gli atti di rito, è stata trasferita agli arresti domiciliari.