Confartigianato Crotone, imprenditori molto pessimisti

Crotone Attualità
Salvatore Luca'

Un sondaggio effettuato in questi giorni da Confartigianato Crotone su circa 200 artigiani - commercianti ha manifestato un risultato molto preoccupante: circa l'80% degli intervistati ha espresso molto pessimismo sul futuro della propria attivita', una situazione veramente difficile che non si manifestava con un trend cosi' negativo da circa un ventennio. Credito, ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione, sicurezza, rapporti molto difficoltosi e farraginosi con Equitalia, rallentamento dei consumi, mancanza di aiuti ed incentivi da parte dello Stato e della Regione, aumenti di tasse ed imposte, stanno demoralizzando tutto un tessuto economico che mai aveva manifestato cosi forti preoccupazioni. Tutti gli intervistati hanno espresso le loro preoccupazioni circa il rapporto ormai inesistente col sistema bancario che fondamentalmente non dialoga piu' col mondo produttivo, contribuendo poi nella pratica a generare tantissimo allarmismo e pessimismo. In una provincia dove anche l'adempimento piu' semplice come quello previsto nella norma sulla nuova tracciabilita' del denaro (mille euro) diventa un problema per alcuni insormontabile, fare impresa e' evidente che sta diventando una pratica difficile e particolare. Quando un sistema finanziario che vuole professarsi innovativo e disponibile al sistema produttivo pone ostacoli continui a piccoli operatori economici anche per l'apertura di un conto corrente di puro servizio alla propria attivita', e' normale che contribuisce in modo esponenziale ad aumentare questo malessere". "Puo' la nostra economia - afferma Salvatore Luca', presidente Confartigianato - risollevarsi e creare nuove opportunita' occupazionali? Se i rapporti tra tessuto economico, sistema finanziario e istituzioni-politica continuano ad essere questi, nel Mezzogiorno d'Italia e nella fattispecie nella nostra provincia, si rischia di far saltare tutto il mondo variegato delle PMI. Detenere d'altra parte tutti gli invidiabili record negativi, dai piu' protestati d'Italia a coloro i quali sono maglia nera nell'ambito della creazione di nuove opportunita' di lavoro dipendente, e' la dimostrazione chiara e lampante delle difficolta' che subiamo quotidianamente, nella indifferenza generale di coloro i quali dovrebbero affrontare questa situazione con piu' incisivita' e competenza. Confartigianato e' pronta a fare la sua parte cosi' come sempre, ma e' risaputo che non basta solo l'impegno e la passione di tanti nostri Dirigenti che giornalmente si spendono con professionalita' ed abnegazione, occorre anche l'impegno di una Politica che oggi si puo' definire, senza paura di sbagliare, assente e lontana dai tanti problemi che i nostri "capitani coraggiosi" affrontano giornalmente programmando e decidendo tantissime volte con grande determinazione e altruismo. Confartigianato intende contribuire a trasformare questo pessimismo in un cauto e timido ottimismo, offrendo consulenze e servizi sempre piu' innovativi e confacenti alle reali difficolta', stando vicino a coloro i quali hanno bisogno di aiuto, per un futuro che ci dovra' vedere in prima linea pronti tutti insieme a fare la nostra parte, mettendo ai margini tutti coloro i quali da questo mondo hanno avuto tantissimo in termini di consenso e disponibilita' per poi restituire nel tempo poco o quasi nulla".