Mare inquinato a Capo Piccolo: interviene Federproprietà

Crotone Attualità

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Federproprietà Isola Capo Rizzuto riguardo il divieto di balneazione del tratto di spiaggia antistante la località Capo Piccolo perché inquinato:

“Piena solidarietà viene espressa a tutto il territorio di Isola Capo Rizzuto, ai suoi cittadini e agli operatori turistici in primis del territorio da parte della Federproprietà a seguito dell’ordinanza di divieto di balneazione del tratto di spiaggia antistante la località Capo Piccolo. - È quanto si legge in una nota stampa di Federproprietà Isola Capo Rizzuto - Ancora una volta, sostiene l’associazione, ci troviamo ad assistere e a commentare l’ennesimo scempio consumato ai danni di questo territorio, che al declino inarrestabile di questi ultimi anni, ha saputo offrire ad una delle sue principali attività, un epilogo forse inimmaginabile. Il tutto di fronte al silenzio, all’inerzia ed al fallimento delle nostre istituzioni.

Profetiche nel corso degli anni sono stati gli interventi della nostra stessa associazione, che più volte ha bacchettato e ripreso gli stessi, invitandoli ha concentrare ogni attenzione e sforzo alla risoluzione dei veri problemi del territorio, tra le quali spiccava il lento declino del settore turismo con annesse problematiche riguardanti l’inquinamento dei nostri mari. Tutto inutile. Eppure, nel gran rumore e polverone sollevato in questi giorni a seguito della pubblicazione in tutte le prime pagine dei quotidiani regionali della vicenda inquinamento mare ad Isola di Capo Rizzuto, soprattutto per la forte presa di posizione da parte degli stessi operatori turistici e degli stessi cittadini proprietari di immobili ubicati a ridosso delle zone incriminate, tra ordinanze, ispezioni, riunioni d’urgenza tra i vari enti istituzionali, nessuno ha alzato la testa e proposto o palesato le dimissioni di tutti quegli amministratori maggiormente interessati e preposti alla tutela e salvaguardia del nostro paesaggio. Purtroppo, come spesso accade in Italia, il nostro è un paese che non conosce le dimissioni.

Comune di Isola, Provincia di Crotone e Regione Calabria non possono sottrarsi alle critiche e alle perplessità sul loro operato alquanto discutibile. Eppure, in questi anni le nostre critiche sono state mirate e precise. Abbiamo più volte detto che la sola lotta alla legalità non può bastare a salvaguardare un paese dai tanti rischi e pericoli, occorre una politica mirate che tenga conto delle esigenze di tutta la popolazione, con l’eliminazione di tutti quei paletti e problemi che ne impediscono il pieno sviluppo, incentivando e sostenendo quelle che sono le sue attività cardine, quale è il settore turismo per Isola.

Sempre Federproprietà, ha da sempre denunciato lo spreco di denaro che viene fatto dalle istituzioni, intente ad organizzare tavole rotonde, feste, convegni e sagre per pubblicizzare un pacchetto turismo che il nostro territorio non riesce più ad offrire, anzi che rischia di scomparire perché attanagliato da problemi come quello emerso in questi giorni. Stessa cosa dicasi per l’evento BIT. Abbiamo evidenziato che partire in comitive di decine e decine di rappresentanti accreditati dalla provincia di Crotone, verso la meta turismo organizzata ogni anno a Milano, portando con se qualche foto e manifesto raffigurante il territorio di Crotone, così come lo ricordavamo decine e decine di anni fa, non serve a nessuno, anzi si accresce solamente la spesa di bilancio per l’ente accreditato. Ci chiediamo? Ma perché non investire quei soldi nella prevenzione? Perché non impiegare quei fondi per incentrare ogni attenzione sulla qualità delle acque del nostro mare, sul monitoraggio dei nostri depuratori. A seguito delle nostre remore, apparsi sui quotidiani locali in questi anni, nessuno ci ha dato risposta. Purtroppo le risposte che meno ci aspettavamo c’è l’ha data la triste realtà di questi giorni.

Domande che sovvengono agli stessi cittadini di Isola, i quali come riportato dagli stessi quotidiani locali, si sono chiesti, ma è possibile assistere a tale scempio, in piena riserva marina protetta? Giusta domanda, ma forse a rispondere dovrebbero essere il Sindaco di Isola, la cui riserva marina ricade per la maggior parte proprio nel territorio di Isola, la Provincia di Crotone che gestisce la stessa riserva marina, l’assessore regionale all’ambiente della regione Calabria, cittadino crotonese ed i nostri rappresentanti in seno al Parlamento che fanno parte della maggioranza di Governo, rappresentata dal ministero dell’Ambiente.

Queste e tante altre risposte purtroppo non ci sono state date in questi anni, prima che la realtà ci facesse accorgere del malessere che affligge questo territorio, per questo chiediamo ai tanti operatori turistici del territorio di Isola, di non mollare e di continuare con caparbietà ed abnegazione, a prodigarsi al meglio per offrire ai tanti visitatori e turisti che vorranno trascorrere le loro ferie nel nostro territorio, un servizio sempre all’altezza e meritevole di lode, con la speranza che tutto questo, basti a sopperire all’incuranza e all’indifferenza di chi non ama questo territorio e cerca solamente di sfruttarlo”.

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