Rizziconi, visita studenti alla centrale turbogas

Reggio Calabria Attualità

Prosegue lo stage formativo degli studenti dell’istituto “N. Pizi” di Palmi (RC) nel Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), nell’ambito del Progetto “Insieme per l’ambiente” esperienze di alternanza Scuola Lavoro (Fondi Strutturali 2007-2013 P.O.N.“ Competenze per lo sviluppo).

Dopo le prime lezioni in aula e il tirocinio teorico - pratico nei laboratori del dipartimento reggino, i ragazzi del “Pizi” sono stati accompagnati dal tecnico del Servizio tematico Aria del dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal, Dott. Pasquale Crea, e dal tutor aziendale, arch. Paolo Cuzzocrea, in un sopralluogo alla Centrale turbogas di Rizziconi gruppo EGL, che opera nel campo della produzione e distribuzione dell’energia elettrica. A fare gli onori di casa l’Ing. Francesco Surace, supervisore meccanico dell’impianto della società Rizziconi Energia, che ha guidato i ragazzi in questa visita illustrando le varie fasi della trasformazione del gas metano in energia elettrica con l’utilizzo di una turbina a ciclo combinato, turbina a gas e turbina a vapore, il cui utilizzo garantisce un’efficienza superiore di oltre il 40% rispetto alle tradizionali centrali termoelettriche.

“L’energia elettrica prodotta – ha avuto modo di spiegare Surace - è immediatamente disponibile ed immessa in rete nel circuito elettrico nazionale; in particolare, per la realizzazione dell’impianto sono state adottate le migliori tecnologie disponibili, per raggiungere un’elevata efficienza energetica ed un ridotto impatto ambientale. L’impianto, infatti - ha aggiunto – è dotato di un bruciatore che consente nella fase della combustione la riduzione delle emissioni in atmosfera a valori inferiori ai limiti di legge previsti e di un sistema di recupero delle acque di scarico del processo di produzione che ne minimizza i consumi”.

La tematica relativa all’aspetto dell’impatto ambientale, relativamente alla matrice aria, è stata approfondita dal dott. Crea, che ha spiegato agli studenti come, nella fase progettuale dell’impianto, sia stato fatto uno studio modellistico della dispersione al suolo degli inquinanti, individuando i punti di minima e di massima ricaduta al suolo degli stessi; in base a questo studio sono state posizionate due cabine, nel Comune di Polistena e nel Comune di Laureana di Borrello, per il monitoraggio degli inquinanti, quali ossidi di azoto, ozono, PM10 e PM 2,5, i cui dati vengono validati giornalmente e pubblicati sul sito dell’Arpacal.

“Inoltre – ha aggiunto il dott. Crea - all’interno dell’impianto, sui due camini sono stati posizionati gli analizzatori per alcuni inquinanti quali CO, NOx, che costituiscono il sistema di monitoraggio in continuo 24 ore su 24 delle emissioni (SME)”.

Un secondo momento operativo si è svolto nel Comune di Serrata, compreso nella zona D (zona collinare e di pianura senza specifici fattori di pressione) nell’ambito del progetto di zonizzazione e classificazione del territorio calabrese predisposto da Arpacal, dove è stato posizionato il laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria. Il dott. Crea dopo aver spiegato ai ragazzi il contenuto del progetto, che in sintesi prevede un programma di campionamenti della durata di 14 giorni nelle quattro stagioni per ogni sito individuato, ha illustrato loro il funzionamento della strumentazione scientifica in dotazione al laboratorio mobile, facendoli interagire, suddivisi in piccoli gruppi, con le apparecchiature di rilevazione della qualità dell’aria e della stazione meteo.