Depuratore sequestrato a Sant’Onofrio: indagati tre tecnici

Calabria Cronaca

La Procura della Repubblica di Vibo e i carabinieri della Forestale stanno indagando in queste ore sul ruolo di tre tecnici nel mancato funzionamento del depuratore di Sant’Onofrio, in località Scarpaleggia.

Si tratta di Mario Minieri, catanzarese di 59 anni, gestore dell’impianto e rappresentante della Minieri King Elettrica; Bruno Rondinelli, 48enne di Filadelfia, direttore dei lavori e capogruppo della Rpt Engineering Project; Antonino Giuseppe Scidà, 55enne di Vazzano, amministratore unico e legale rappresentante della Sf Costruzioni.

Il depuratore, lo scorso 21 dicembre, era stato sottoposto a sequestro preventivo (QUI) che, ad oggi, attende di essere convalidato.

Nel corso dei mirati accertamenti, i Carabinieri della Stazione locale e dai colleghi dell’Arma Forestale hanno documentato un mancato funzionamento dell’impianto e lo sversamento diretto dei reflui fognari direttamente nel fosso “Valente”, confluente nel fiume Mesima.

Le verifiche hanno portato alla luce anche altre presunte fonti di inquinamento ambientale e, in particolare, la realizzazione abusiva di alcuni bypass all’impianto, così che, secondo gli inquirenti, anche durante il suo funzionamento, si sarebbe comunque realizzato un illecito sversamento di materiale.