Consumo del suolo, nel 2020 in Calabria persi 86 ettari

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“L’andamento del consumo del suolo ci dà la restituzione plastica dell’emergenza che, nelle diverse matrici ambientali, stiamo vivendo e siamo chiamati ad affrontare”. È quanto afferma Domenico Pappaterra, direttore generale dell’Arpacal, commentando il report annuale del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.

Nel corso del 2020, le coperture artificiali in Calabria hanno coperto il suolo per ben 86 ettari, con un incremento dello 0,11% rispetto all’anno precedente. Complessivamente, da quando viene redatto il rapporto in Calabria si sono persi 76.116 ettari di terreno, che corrispondono all’incirca al 5% dell’intero territorio regionale.

Maglia nera la provincia di Cosenza, che nel corso di un anno ha visto sparire quasi 29 mila ettari. Prestazione decisamente migliore – ma non meno preoccupante – nella provincia di Crotone, dove si registra il dato più basso con una perdita di “soli” 6.461 ettari.

Guardando i singoli comuni invece, il dato preggiore si registra Tropea, con una perdita di suolo incrementata del 35% in un solo anno. Seguono Villa San Giovanni con il 28% e Soverato con il 27%. Per quanto riguarda invece la copertura artificiale del terreno, troviamo al primo posto San Ferdinando, con un incremento di 6 ettari, seguita da Lamezia Terme con 5 ettari e da Crotone con 4.

A livello nazionale, invece, troviamo al primo posto la Lombardia, con un consumo di 765 ettari, seguita dal Veneto con 682 ettari e dalla Puglia con 493. “Sostituire il suolo con coperture artificiali, infatti, determina un effetto a cascata, penso all’impermeabilizzazione e quindi agli effetti prodotti sulle falde nonché sulla sicurezza idraulica, che ci sta pericolosamente portando ad un punto di non ritorno” conclude Pappaterra.