Superbonus 110% produrrà 100mila posti di lavoro. Scutellà: «Riparte il mondo edile e della manutenzione»

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«Grazie allo sgravio fiscale previsto dal Superbonus 110% il Governo ha dato una celerata importante al mondo produttivo e al lavoro. In questo lasso di tempo saranno creati 100mila nuovi posti di lavoro l’anno. Le stime pubblicate dall’agenzia per il lavoro Orienta che riporta le stime di ANCE (Associazione nazionale dei costruttori) non possono che farci ben sperare nelle prospettive tracciate dall’importante provvedimento varato dal Governo Conte per far fronte alla crisi economica prodotta dal Covid». È quanto dichiara la portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, Elisa Scutellà.

«In una nota – dice la parlamentare - l’agenzia per il lavoro Orienta riferisce la stima dell’Ance, Associazione nazionale dei costruttori, secondo cui lo sgravio fiscale previsto dal Superbonus 110% comporterebbe non solo un effetto totale sull’economia di 21 miliardi di euro all’anno, ovvero oltre 3 punti percentuale di Pil per il triennio 2021-2023, ma un contestuale incremento di quasi 100mila nuovi posti di lavoro all’anno. Sappiamo – precisa - quanto questa poderosa misura sia necessaria per il Paese ed è per questo che grazie a due specifici emendamenti alla Legge di Bilancio il provvedimento di agevolazione, non scadrebbe più a dicembre 2021 ma verrebbe prorogato fino al 2023».

«Ma vi è di più, - aggiunge Elisa Sculettà - L’agenzia per il lavoro riferisce che in queste settimane “si stanno registrando percentuali di aumento di richieste di figure, a seguito dell'avvio del Superbonus, tra cui elettricisti (+13%), idraulici (+8%), caldaisti (+6%), operai edili e produzione materie edili (+6%), ingegneri (+5%), amministrativi (+4%), geometri (+3%), serramentisti (+3%), termoidraulici (+3%), carpentieri (+ 3%), contabili (+3%)”».

«In questi anni – prosegue la Deputata pentastellata - saranno tante e molte altre le figure professionali che saranno ricercate nel comparto funzionale al superbonus ed è questo l’effetto che volevamo raggiungere quando abbiamo voluto fortemente questa misura. Era infatti nel nostro intento poter giungere ad un duplice risultato sia dal punto di vista delle politiche energetiche ed ambientali sia per creare nuovi posti di lavoro. I primi risultati, in termini percentuali, non possono che renderci consci che siamo sulla buona strada».