Editoria. Presentazione domani del libro “Arrovescio” di Francesca Chirico

Catanzaro Attualità

Ispirato ai fatti e ai protagonisti dello sciopero a rovescio di Badolato (13 ottobre 1950 - 9 gennaio 1951) e vincitore del premio nazionale per opere inedite “Parole nel Vento” 2010 (presidente di giuria Sergio Zavoli), il prossimo 9 marzo farà il suo debutto nelle librerie italiane “Arrovescio” di Francesca Chirico, un affresco tra storia e fiction, commozione e divertimento.
Nel 1950 a Badolato si campa di terra e si muore di fame. Nel grappolo di case che il ritorno dei reduci ha reso più rumorose la vita scorre tra i campi del barone e la locale sezione del Pci. Tra i pochi sogni accarezzati ci sono l’Argentina e la costruzione di una strada per la montagna al posto dell’antica mulattiera. Ma il veto di chi non vuole fastidi sulle proprie terre ha sempre obbligato il vecchio sogno a restare tale. Fino al 13 ottobre 1950, quando duecento lavoratori decidono di rovesciare “il diritto che diritto non è”. La parabola della “stramba” impresa collettiva – “che mi significa scioperare alla rovescia? O scioperi o non scioperi, no?” – è raccontata attraverso una cronaca a più voci, tutte dall’irresistibile umanità: c’è il calzolaio per il quale “i versi nelle cose sono sempre due: c’è il diritto e c’è il rovescio. Solo che da noi qualcuno li ha scambiati tanto tempo fa e ora è il momento di rimetterli a posto”; c’è la tenacia di Rina che raccoglie grano e fagioli per gli scioperanti perché “se serve una strada bisogna farla”. E poi ci sono il dolore rabbioso di Carmelina, la collera cieca di don Gallelli, l’anarchia del vecchio pastore che a furia di stare da solo aveva preso “a parlare con il cielo, a compatire il gregge e, col tempo, tutti quelli che si fanno gregge”. Un coro che a sciopero finito si ritroverà in processione per il Sabato Santo, dietro la Madonna listata a lutto. Sulla collina di Giambartolo la strada dei “rovesciati” è già stata cancellata dai padroni della terra.

Francesca Chirico
è nata a Reggio Calabria nel 1973. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere classiche con indirizzo archeologico ed aver maturato alcune esperienze come docente di materie letterarie, nel 2001 si è accostata al giornalismo. Specializzata in cronaca nera, attualmente collabora con “Narcomafie”, mensile di analisi e documentazione del gruppo Abele, ed è tra gli ideatori e redattori dell’archivio multimediale www.stopndrangheta.it per il quale ha curato, tra l’altro, la pubblicazione nel febbraio 2010 di “Arance insanguinate – Dossier Rosarno”. “Arrovescio” è il suo primo romanzo.