Chiusura lungomare, Confcommercio Crotone: ulteriore danno per gli operatori economici

Crotone Attualità

“Prendiamo atto della dichiarazione del Commissario prefettizio, dottoressa Costantino, all’indomani dell’avvio della Fase 2, rispetto la possibilità paventata di chiudere il Lungomare qualora si approfitti oltremodo dell’apertura per il passeggio. Riteniamo di dover puntualizzare che detta chiusura comporterebbe un ulteriore danno per gli operatori economici, già stremati dalla crisi, ai quali in questo momento devono essere dati messaggi di fiducia e di conforto e non già di chiusura.” - È quanto si legge in una nota stampa diffusa dalla Confcommercio di Crotone -

“Preme sottolineare – si legge - il senso di responsabilità dimostrato da parte dei nostri operatori in questo difficile periodo, per i quali la salute della collettività è sempre stata a cuore delle imprese che, per poter riaprire si stanno adeguando alle ingenti prescrizioni previste. Questo è il momento di dare loro speranza, mantenendo sempre la sicurezza al primo posto; oggi finalmente dopo mesi bui ci auguriamo intravedano uno spiraglio di luce.

Gli operatori sono il cuore pulsante della città, non ci stancheremo mai di ripeterlo, ed è necessario riconoscere il loro importantissimo ruolo sociale per poter far si che la Fase 2 sia una fase vincente e non di regressione.”

“Vogliamo ricordare – si legge infine - che la nostra Associazione nelle scorse settimane ha richiesto invano la riapertura anche del centro cittadino, per consentire agli operatori economici, legittimati a ripartire, di avere un seppur minimo bacino di utenza.

In questo tragico momento ci corre l’obbligo di sottolineare che potrebbe seriamente corrersi il rischio di strumentalizzazione (da più parti) della disperazione dei nostri operatori economici per fini diversi rispetto alla tutela delle loro esigenze; bisogna con costanza attuare le azioni responsabili più opportune per la valorizzazione dei centri economici e sociali della nostra città, luogo naturale delle ferventi attività, per le quali auspichiamo il più roseo futuro e che altrimenti rischieranno di chiudere per sempre.”