Terremoto ad Amantea, il sindaco si dimette per “divergenze politiche e amministrative”

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Mario Pizzino

Mario Pizzino, il sindaco di Amantea, ha rassegnato le sue dimissioni. Il primo cittadino dopo due anni e mezzo ha quindi deciso di gettare la spugna e lo ha fatto, a seguito del voto regionale. Sì, perché Pizzino ha avuto vere e proprie divergenze con una parte della maggioranze, sembra legate alla decisione di alcuni consigliere di candidarsi alle elezioni regionali.

Il presidente del Consiglio Enzo Giacco, segretario del circolo del Partito democratico cittadino, è infatti uscito dalla maggioranza dopo la discesa in campo alle Regionali dell’assessore al Bilancio Rocco Giusta che si era invece candidato nelle fila della “Casa delle Libertà”. Giusta si è poi dimesso da consigliere comunale dopo la sua mancata elezione in Consiglio regionale. Così come in mattinata si era registrata anche il passo indietro in seno alla maggioranza di Giuseppe Maria Vairo.

L’aspetto amministrativo è invece legato al fatto che il primo cittadino non si sia sentito “supportato da una macchina amministrativa che da tempo è priva di personale e mezzi. Non è possibile gestire un comune grosso come il nostro senza avere neanche un ufficio tecnico completo e dovendoci appoggiare a un dirigente esterno a 18 ore”.

Anche se tra i vari problemi dell’ente quello più grosso è rappresentato dal dissesto del Comune. L’ex sindaco ha infatti affermato di aver saputo che mancherebberodocumenti fondamentali per approvare il consuntivo del 2016”, ovvero i quei documenti contabili che avrebbero garantito la copertura di quel bilancio per 20 milioni di euro.

E come conferma Pizzino “senza il parere positivo dei revisori dei conti non è possibile per nessuno garantire il prosieguo di quell’opera di risanamento e di ricostruzione economico-finanziaria dell’Ente”. Così non chiudendo “il bilancio consuntivo di quell’anno il Comune non può inviare la documentazione necessaria per far uscire l’ente dal dissesto”.