Le “locali” del torinese, il business della droga e gli investimenti “leciti” con l’aiuto di “colletti bianchi”

Reggio Calabria Cronaca

Gli inquirenti le ritengono le famiglie più importanti e potenti del narcotraffico tra l’Italia e il Sud America: parliamo degli Agresta e degli Assisi, considerate a capo delle locali di ‘ndrangheta di Volpiano e San Giusto Canavese, nel torinese.

Contro di loro i carabinieri del capoluogo piemontese hanno inferto un duro colpo, con l’operazione denominata “Cerbero”, e che stamani - su ordine del gip Luca Fidelio - ha fatto scattare le manette ai polsi di una settantina di persone, tra cui i presunti capi delle due famiglie mafiose (QUI).

Quanto al blitz, a quest’ultimo ci si arriva al termine di alcune indagini, condotte da diverse forze di polizia, maturate negli ultimi anni dopo il successo dell’inchiesta Minotauro (QUI), che ha svelato l’attività ramificata della ‘ndrangheta nel torinese, ma hanno ruotato anche intorno alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Domenico Agresta, che dal 2016 ha iniziato a parlare con i magistrati, ripercorrendo le vicende che lo hanno visto nemmeno trentenne arrivare fino ai vertici della locale di Volpiano.

Dai suoi racconti gli investigatori hanno individuato lo zio Antonio, personalità di spicco della ‘ndrangheta secondo gli inquirenti che gli affidano la dote di corona”, figura apicale dell’organizzazione, considerato a capo della “filiale” di Volpiano.

Le investigazioni condotte proprio dal 2016 - e in particolare dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino insieme ai colleghi della Compagnia di Chivasso – hanno così portato a ricostruire l’organigramma delle due locali che operavano sì nel torinese ma vantavano interessi in tutta Italia ed all’estero, tra Spagna e Brasile.

LE ROTTE DELLA DROGA E IL QUARTIER GENERALE

Tracciati anche i canali di approvvigionamento degli stupefacenti: l’hashish veniva infatti importato tramite la tradizionale rotta spagnola mentre la cocaina attraverso i porti del nord Europa.

I militari ritengono così di aver individuato i componenti delle due distinte organizzazioni che si occupavano tanto del traffico quanto anche dello smercio delle sostanze, e che operavano entrambe sotto l’egida della ‘ndrangheta calabrese, delle quali una appunto a Volpiano e l’altra nella zona nord di Torino, con il quartier generale a Barriera Milano.

Durante le investigazioni sono stati catturati tre latitanti, padre e due figli: Pasquale Michael Assisi, beccato a Torino il 3 maggio del 2017 in un attico del centro cittadino; e Nicola e Patrick Assisi, inseriti nell’elenco dei latitanti “pericolosi”, ricercati da anni e localizzati in degli appartamenti di lusso a San Paolo del Brasile l’8 luglio scorso (QUI), dove vivevano agiatamente e avevano perfino a disposizione una stanza segreta con dentro un tesoretto in denaro (qualcosa come 20 chili di banconote).

Le indagini, poi, hanno permesso di sequestrare in totale 72 chili e mezzo di hashish, quasi quattro chili di marijuana e sei di cocaina, e documentare delle intestazioni fittizie di beni mobili, immobili e quote societarie, che oggi sono finiti sotto sequestro.

I PRESTANOME E IL REIMPIEGO DEI CAPITALI

Parallelamente altre investigazioni svolte dalla Guardia di Finanza di Torino (60 i finanzieri impiegati dall’alba di oggi) sono state invece principalmente orientate all’individuazione di “sistemi” utilizzati per dissimulare la reale disponibilità di beni e compiute da alcuni degli indagati. Da qui si è arrivati ad individuare altri sei soggetti, dei quali due riconducibili alla locale di Volpiano, tre che avrebbero funto da “prestanome” ed un commercialista di Settimo Torinese.

La tesi che gli appartenenti ai gruppo avrebbero utilizzato parte dei guadagni illeciti reimpiegandoli in attività economiche, a Settimo Torinese e Volpiano, come il noleggio delle slot machine, la commercializzazione del caffè e la raccolta delle scommesse. Le aziende sarebbero però state intestate fittiziamente a dei prestanome compiacenti, così da evitare l’applicazione di eventuali misure di prevenzione che avrebbero potuto portare al sequestro delle stesse imprese. Fra gli investimenti per cui sono scattati i sigilli anche una palestra a Volpiano.

Un “programma criminoso” che sarebbe stato possibile anche grazie all’attività del commercialista: il “colletto bianco”, in pratica, avrebbe messo a disposizione le sue conoscenze e competenze tecniche nel settore societario, seguendo in prima persona la costituzione delle diverse società-schermo e fornendo un costante supporto per risolvere problematiche d’impresa e nei rapporti con gli interlocutori delle aziende, clienti e istituti di credito.

Nell’inchiesta, tra l’altro, è finito anche un noto penalista, già coinvolto in una vicenda su dei presunti favori in Procura, e che secondo gli inquirenti avrebbe confidato delle notizie riservate ad un cliente e poi svelato elementi segreti di indagine ad un altro esponente criminale.

Il suo ruolo, sostengono gli investigatori, sarebbe andato anche ben oltre il contesto professionale fino a prefigurare un concorso esterno. Per questo il gip ha disposto nei suoi confronti il divieto temporaneo di sei mesi dell’esercizio dell’attività di avvocato, qualificando il reato in favoreggiamento personale.

TUTTI GLI INDAGATI

  1. Antonio Agresta nato a Plati (RC) 15.03.1973, residente a Volpiano.
  2. Francesco Agresta nato a Cuorgne 10.04.1975, domiciliato a Volpiano.
  3. Michele Agresta nato a Locri (RC) 7.06.1992, residente a Volpiano.
  4. Natale Agresta nato a Cuorgne 02.02.1974, residente a Plati (RC).
  5. Domenico Alvaro nato a Palmi (RC) 25.08.1977, residente a Chivasso
  6. Nicola Andriani nato a Torino 10.10.1957, residente a Fiano.
  7. Pasquale Assisi Michael nato a Chivasso 02.01.1987, residente a San Giusto Canavese.
  8. Nicola Assisi nato a Grimaldi (CS) 12.03.1958, residente a San Giusto Canavese.
  9. Anna Avolio nata a Viareggio 11.08.1966, residente a Torino.
  10. Antonio Barbaro nato a Locri (RC) 30.08.1986, residente a Cava Manara (PV).
  11. Antonio Barbaro a nato Locri 30.01.1990, residente a Plati (RC).
  12. Domenico Barbaro nato a Locri (RC) 07.08.1993, residente a Plati (RC).
  13. Saverio Barbaro nato a Locri (RC) 26.08.1989, residente a Trezzano sul Naviglio (MI).
  14. Vito Luigi Basile nato a Torino 14.06.1989, residente a Torino.
  15. Brulind Begaj nato a Vlore (Albania) 29.05.1990, residente a Torino.
  16. Elez Begaj nato a Vlore (Albania) 20.07.1983, residente a Torino.
  17. Felice Bruno Claudio nato a Venaria Reale 24.02.1976, domiciliato a Venaria.
  18. Giovanni Cannalire nato a Brindisi 12.05.1959, residente a Torino.
  19. Giuseppe Carbone nato a Torino 19.11.1989, residente a Brandizzo.
  20. Domenico Catanzariti nato a Locri 20.07.1982, residente a Plati (RC).
  21. Francesco Catanzariti nato a Locri 27.10.1973, residente a Plati (RC).
  22. Pasquale Catanzariti nato a Locri 12.07.1980, residente a Plati (RC).
  23. Paolo Cirelli nato a Ferrara 18.08.1946, residente a Venaria Reale.
  24. Luigi Facchino nato a Lucera (FG) 04.09.1978, residente a Cesenatico (FC).
  25. Antonio Ferlito nato a Catania 10.07.1975, domiciliato a Catania.
  26. Roberto Ferlito nato a Catania 22.05.1976, residente a Catania.
  27. Gargivolo Michael nato a Torino 04.09.1990, residente a Torino.
  28. Antonino Gatto nato a Torino 04.01.1990, residente a Volpiano.
  29. Stefano Giacomazzi nato a Torino 29.10.1976, residente a Volpiano.
  30. Cosimo Iaconis nato a Portigliola (RC) 23.05.1958, residente a Mazzè.
  31. Davide Iacono nato a San Donato Milanese 16.10.1973, residente a Milano.
  32. Terenzio Imbergamo nato a Agrigento 16.05.1980, residente a Volpiano.
  33. Juri Lampis nato a Torino 12.04.1982, residente a Settimo Torinese.
  34. Massimiliano Lastella nato a Torino 31.01.1976, residente a Borgaro Torinese.
  35. Francesco Macrì nato a Locri (RC) i1 28.03.1976, residente a Volpiano.
  36. Giuseppe Junior Nerbo nato a Torino 01.01.1987, residente a Torino.
  37. Domenico Fabrizio Palmitesta nato a Torino 19.01.1985, residente a Caselle Torinese.
  38. Luciano Paparo nato a Torino 23.02.1967, residente a Settimo Torinese.
  39. Vincenzo Pasquino nato a Torino 03.10.1990, residente a Torino.
  40. Bruno Pezzolato nato a Moncalieri 12.05.1979, residente a Torino.
  41. Antonio Piccolo nato a Torino 24.06.1989, residente a Torino.
  42. Carlo Pezzo nato a Vibo Valentia (VV) 02.07.1981, residente a Mantova.
  43. Marco Pontonio nato a Torremaggiore (FG) 25.03.1968, residente a Torino.
  44. Francesco Priolo nato a Casignana (RC) 4.10.1959, residente a Feletto.
  45. Michele Quitadamo nato a Manfredonia (FG) 21.06.1963, residente a Torino.
  46. Giuseppe Romeo nato a Plati (RC) 17.11.1952, residente a Volpiano.
  47. Emanuele Salandin nato a Torino 02.12.1990, residente a Settimo Torinese.
  48. Marco Scoglietti nato a Torino 20.02.1982, residente a Torino.
  49. Sebastiano Siclari nato a Chivasso 17.10.1976, residente a Villareggia.
  50. Alessandro Solitano nato a Torino 22.11.1987, residente a Torino.
  51. Domenico Spagnolo nato a Locri (RC) 04.02.1979, detenuto a Ivrea.
  52. Domenico Surace nato a Seminara (RC) 11.07.1971, residente a Vellezzo Bellini (PV).
  53. Giuseppe Talarico nato a Torino 11.05.1982, residente a Torino.
  54. Michelangelo Versaci nato a Torino il 18.11.1986, residente a Torino.
  55. Alessandro Villani nato a Torino 22.06.1978, residente a Torino.

L’operazione di oggi è stata eseguita a Torino e nell’hinterland del capoluogo piemontese, ma anche a Reggio Calabria, Milano e Catania. 400 i militari impegnati nell’esecuzione della misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale torinese su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Le accuse contestato sono di associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti, con l’aggravante delle finalità mafiose. Sottoposti a sequestro beni mobili ed immobili, conti correnti e quote societarie di ingente valore.