FI e CdL: “Archiviate le primarie, non resta che andare al voto”

Calabria Politica

Archiviata la parentesi delle primarie istituzionali, non resta che fissare subito la data per il ritorno alle urne. È questa l’opinione dei gruppi consiliari di Forza Italia e Casa delle Libertà che tornano a chiedere a gran voce l’immediata indizione delle elezioni. La nuova, ennesima richiesta viene formalizzata dopo la scadenza dei termini per la presentazione di candidature alle primarie istituzionali, decorsi invano.

Da qui l’invito, indirizzato al governatore Oliverio: “Faccia una cosa sensata: mantenga gli impregni presi con i calabresi qualche giorno fa. Calendarizzi la data delle elezioni senza ulteriore indugio e permetta di tornare al voto entro la scadenza naturale della legislatura, fissata al 24 Novembre. Mostri, almeno sul viale del tramonto, di aver conservato un briciolo di senso di responsabilità e lasci che la democrazia faccia il suo corso: nel centrodestra non troverà sponde per prolungare l’agonia di una giunta e d’una maggioranza ormai dissoltesi”.

“La Calabria – dicono i capigruppo di FI e Cdl, rispettivamente Claudio Parente e Gianluca Gallo – è stata trasformata dal Pd e da Oliverio in una sorta di cavia per esperimenti strambi, come dimostrano le primarie istituzionali, alle quali non s’è presentato nessuno, nemmeno il presidente che le aveva convocate e difese dalle critiche». Proseguono FI e CdL: “La buona notizia è che i calabresi risparmieranno due milioni di euro. La brutta è che, nonostante l’ennesimo fallimento, di questa legislatura a guida Oliverio non s’intravede ancora la fine. In proposito, preoccupano le dichiarazioni del capogruppo del Pd, che due giorni fa ha diffidato il suo presidente, evidentemente sempre più ex, intimandogli di non riportare i calabresi al voto prima del 26 Gennaio 2020, in nome dell’approvazione del bilancio senza però averne la forza ed i numeri né potendo contare sul centrodestra, indisponibile ad inciuci. Un differimento, dunque, intollerabile ed ingiustificabile, che ha quale unica spiegazione la necessità, di parte del Pd, di guadagnare tempo per stringere intese con i Cinquestelle”.

Incalzano Parente e Gallo: “I calabresi, quando sarà consentito loro di esercitare finalmente il proprio diritto di voto, bocceranno sonoramente le alleanze modello Frankenstein, premiando il centrodestra che sui temi e sui programmi è l’unica, reale alternativa ad un modello responsabile dello sfascio in settori vitali quali sanità, infrastrutture, agricoltura, occupazione. Ma nessuno può pensare di poter trattare la Calabria come terra di conquista, lasciandola senza un governo forte e ben presente a se stesso solo per avere la possibilità di consumare balletti nel chiuso delle stanze romane e catanzaresi, senza alcuna trasparenza né, tantomeno, in diretta streaming”.