Lite durante un battesimo, uomo finisce accoltellato: una persona in carcere e due denunciati

Cosenza Cronaca

Un momento di gioia, di fede e di festa, rischia di trasformarsi in tragedia finendo con una persona accoltellata, una finita in carcere e altre due denunciate.

Il fatto si è consumato e concluso tutto nella tarda serata di ieri, quando i carabinieri della Stazione di Cariati, con una velocissima attività investigativa, hanno sottoposto ad un fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio un 30enne del posto, A.A. le sue iniziali, tra l’altro un volto noto alle forze dell’ordine, ed deferito in stato di libertà per lo stesso reato anche altri due suoi compaesani.

La vicenda, da quanto raccolto dai militari, sarebbe nata già nel tardo pomeriggio di venerdì in un noto ristorante-lido sul lungomare di Cariati: nel corso dei festeggiamenti di un battesimo si sarebbe scatenata una discussione nel locale per futili motivi - complice anche l’assunzione alcolici - tra i tre indagati ed una quarta persona.

L’alterco sarebbe poi proseguito all’esterno del ristorante: è qui che uno degli indagati avrebbe estratto un coltello da 16 centimetri e colpito più di una volta ed in più parti del corpo, per l’appunto, l’interlocutore della discussione.

A quel punto i tre avrebbero abbandonato il locale senza preoccuparsi delle condizioni di salute della persona colpita. Quest’ultima, soccorsa da alcuni invitati e da alcuni avventori, è stata accompagnata prima nel punto di primo soccorso di Cariati dove, a causa della gravità delle lesioni, si è deciso di trasferirlo in elisoccorso nell’Ospedale di Cosenza, dove tutt’ora si trova ricoverato in prognosi riservata.

I protagonisti della vicenda sono stati rintracciati solo alcune ore dopo l’accaduto dai carabinieri, che grazie alle testimonianze raccolte nell’immediatezza e alla visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza del lido, li hanno dapprima identificati e poi rintracciati e portati in caserma.

Per uno di loro, ovvero colui che si ritiene abbia sferrato i fendenti, sono scattate le manette ed al termine delle formalità è stato trasferito – come disposto dalla Procura di Castrovillari, diretta da Eugenio Facciolla - nella Casa Circondariale di Castrovillari, mentre per gli altri due è scattata, come dicevamo, la sola denuncia in stato di libertà.