Autorizzazioni Air Gun, arriva il ricorso della Regione

Calabria Attualità

Un ricorso contro le autorizzazioni alle trivellazioni nello Jonio. È quanto annuncia il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Nel 2019 il Governo ha firmato le autorizzazioni per tre nuovi permessi di ricerca di idrocarburi nel mar Jonio, e una nuova concessione di coltivazione in Emilia Romagna.

Le autorizzazioni in questione prevedono tutte l'utilizzo della tecnica dell'air-gun così da destare “profonda preoccupazione, in quanto alcune delle aree individuate sono limitrofe a importanti concessioni per l'estrazione di idrocarburi attive da decenni ed i cui impatti sull'ambiente circostante sono ancora oggi noti solo in parte”.

Da qui la decisione di proporre ricorso avverso. Sul tema interviene anche l'assessore regionale all'Ambiente, Antonella Rizzo: "E' ora di finirla. Da quando è nato questo Governo, i suoi esponenti non fanno altro che addebitare i propri errori a eredità del passato o all'esigenza di evitare penali. Le firme dei quattro nuovi decreti recano un nome e cognome e una precisa colorazione politica. Negare i permessi e la concessione non avrebbe leso nessuno diritto e - dice la Rizzo - poteva essere fatto con una semplice moratoria che congelasse le richieste pendenti, per fare piena luce sulla situazione.

“La linea di contrasto della Regione Calabria alle trivellazioni nel mar Jonio - rileva l'assessore - era stata già stata espressa con una lettera a mia firma, datata 16 novembre 2016 e indirizzata al ministro Galletti, con la quale veniva richiesta la sospensione delle autorizzazioni concesse e un incontro per concordare le azioni a tutela del nostro mare. Tale contrasto dunque, è stato portato avanti anche nei confronti della propria parte politica, perché la tutela del mare è un valore irrinunciabile".

La Rizzo ricorda che "con il consigliere Arturo Bova abbiamo deciso di chiedere a tutti sindaci dei comuni costieri interessati all’attività di ricerca di idrocarburi con l'utilizzo della tecnica air gun, di farsi parte attiva nei ricorsi da proporre al Tar Lazio affinché' si possa mettere in campo una sinergica azione di contrasto a difesa del nostro territorio. Consideriamo non più tollerabile che ancora, dopo tanti anni dalla realizzazione dei primi pozzi, manchi una mappatura dello stato dell'arte che sia in grado di stabilire il reale impatto che le trivellazioni hanno sull'ambiente. Chiediamo che venga dato immediatamente corso all'iter di elaborazione del Piano aree. Per questa ragione - conclude l'assessore regionale all'Ambiente - riteniamo che il rilascio di ulteriori autorizzazioni da parte del Ministero debba cessare in attesa della definizione della situazione e della sua evoluzione tenendo conto purtroppo che già molto danno è stato provocato”.