Armi in una pizzeria di Brescia, arrestato uomo vicino alle cosche reggine

Reggio Calabria Cronaca

La Polizia di Stato di Brescia, a seguito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica, ha arrestato due persone raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale.

Si tratta di un 54enne di origini calabresi, A.A., ed un 40enne campano, G.A., ritenuti responsabili, in concorso, di detenzione delle armi.

Le armi in questione sono due revolver e altrettanti fucili a canne mozze trovati e sequestrati all’interno di una pizzeria, i Tre Monelli.

Nei giorni scorsi, il Tribunale del Riesame, al termine dell’appello promosso dalla Procura di Brescia e sulla base di nuove prove, ha disposto, con provvedimento non ancora esecutivo, la misura cautelare in carcere anche a carico di Massimo Sorrentino.

L'uomo, in passato, era stato definito come contiguo ad una cosca di ‘ndrangheta operante in provincia di Reggio Calabria.

Gli inquirenti, dopo aver visionato le immagini del sistema di sorveglianza della pizzeria (costituito da 10 telecamere), ha scoperto che, in occasione dell’introduzione delle armi all’interno del locale, oltre a Sorrentino e al suo cameriere, tuttora detenuto e che avrebbe provveduto al trasporto materiale delle armi, sarebbero stati presenti con un ruolo specifico di 'palo' i due colpiti oggi dalla misura cautelare.

La visione dei video, spiega la squadra mobile di Brescia, è stata resa difficoltosa anche dalla protezione di una password che Sorrentino si era rifiutato di fornire agli investigatori che, tuttavia, sono riusciti a individuarla dopo alcuni tentativi.