Cosenza: l’ambasciatore argentino in Italia in visita dal Sindaco

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Torcuato Di Tella

Per la prima volta in Calabria, parteciperà tra l’altro alla proiezione del documentario su Angela Maria Ajeta, di origini calabresi – era di Fuscaldo – sequestrata nel 1976, desaparecidas, come tantissimi altri negli anni della dittatura del generale Jorge Rafael Videla. Non poteva non toccare il dramma umano per antonomasia in terra d’Argentina, l’incontro tra il Sindaco Salvatore Perugini e l’Ambasciatore argentino in Italia. S.E. Torcuato di Tella, accompagnato nella sua missione istituzionale dai consiglieri provinciali Michele Ambroggio ed Ernesto Magorno, quest’ultimo anche Sindaco della cittadina di Diamante dove sarà appunto proiettato il documentario realizzato dall’Associazione calabrese Angelina. L’imperativo è uno, risvegliare le coscienze su un dramma umano e, dunque, sociale, che rischia, altrimenti, di essere ingiustamente circoscritto nei confini delle famiglie che l’hanno vissuto e lo vivono in prima persona. L’Ambasciatore Di Tella ha così chiesto al Sindaco Perugini di collaborare alla realizzazione, a Cosenza – dopo una tappa in Germania e poi a Roma - dell’evento “Abséncia”, una mostra fotografica di grandi dimensioni che in 18 scatti racconta l’assenza del congiunto desaparecido. Una foto originale, prima della “sparizione”, uno squarcio di vita familiare e accanto la stessa famiglia oggi, ripresa dall’artista fotografo esattamente nella stessa circostanza ma..con quel familiare, quella persona, quell’essere umano del quale ancora oggi si urla l’assenza. Piena disponibilità dal Primo Cittadino che esprime “l’amara consapevolezza di come a sessant’anni dalla Carta dei Diritti Umani, ancora si debba discutere della tutela di quei diritti”. L’Ambasciatore Di Tella, che è sociologo di grande fama, racconta dell’impegno che coinvolge anche i consolati argentini in Italia, a Roma e Milano, nell’azione che mira al ritrovamento dei bambini, figli di desaparecidos, nati durante la prigionia, e che in molti casi finivano in casa di militari con un’altra identità. “Sono 500 – riferisce l’Ambasciatore argentino –, 101 sono stati ritrovati ed è stata restituita loro la vera identità . Di queste famiglie, abbiamo una banca del DNA anche nei nostri consolati italiani. Qualcuno di quei bambini, oggi trentenni, è stato ritrovato anche in Italia. Chiunque abbia un dubbio - conclude con grande speranza – non esiti a rivolgersi a noi”.