Riunione sicurezza sul lavoro, Anmil: “perché noi non siamo stati coinvolti”

Reggio Calabria Attualità

Prefettura, Regione, Camera del Commercio, Vigili del Fuoco, Cgil, Cisl, Uil, Esefs, Confindustria, Confesercenti, Ance, Dtl, Inail, Spisal sono le parti che hanno aderito al documento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro predisposto dalla città metropolitana.

La conclusione ha portato alla stesura di una proposta di legge, dal titolo incoraggiante: “norme per la sicurezza, la qualità e il benessere sul lavoro”. La legge prevedrebbe, tra le altre cose, un fondo di solidarietà a favore dei familiari delle vittime, misure di prevenzione, incentivi per i datori responsabili, tutela per le vittime di molestie sul lavoro. Un’iniziativa sicuramente lodevole, ma pone almeno due interrogativi.

E scatta la polemica poiché all’incontro non è stata coinvolta la sezione territoriale dell’Anmil di Reggio Calabria.

“Sono oltre 70 anni che l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro – è la controbattuta dell’ente - opera a livello nazionale non solo per ridurre il numero di vittime e di incidenti, ma soprattutto per una presa di coscienza delle problematiche da parte delle istituzioni e delle aziende in primis. Ecco perché l’Anmil di Reggio Calabria, nella persona del suo presidente territoriale Francesco Costantino così come di tutti i soci e i collaboratori, si aspettava quantomeno un invito a partecipare a un iter d’ascolto di tale portata, ma soprattutto all’opportunità di ribadire, ancora una volta, i temi della sicurezza sul luogo di lavoro, della prevenzione e della sensibilizzazione sull’argomento. La mancata possibilità di far parte di quei momenti d’incontro è, di per sé, un fallimento della missione che l’Anmil persegue, ed è inaccettabile”.

“Sorge, poi, un secondo quesito: perché chiedere l’approvazione di una proposta di legge sulla sicurezza nel lavoro, quando esiste la Legge 11 del 26 febbraio 2010, in merito ad “interventi di solidarietà a favore dei familiari di lavoratori e lavoratrici deceduti o gravemente invalidi”, approvata dalla Giunta Regionale nella seduta del 27 marzo 2012? È una legge esistente, approvata, ma forse sarebbe il caso di domandarsi quanto spesso viene messa in atto. Perché non preoccuparsi di far funzionare le leggi già esistenti? Sono due domande, semplici, che attendono una risposta da chi di competenza, dalle istituzioni che tutelano i cittadini” – prosegue la nota.

“L’Anmil territoriale plaude la volontà di questa amministrazione – closa nota - nonché della Città Metropolitana tutta, di rimarcare l’importanza di una continua riflessione sulla sicurezza nei posti di lavoro, ma vuole al tempo stesso essere parte attiva di questa riflessione, vuole porsi tutte le domande del caso, vuole ricevere le risposte e vuole essere interpellata”.