Caso Scarriglia. FdI Crotone: “schiaffo a professionisti senza santi in paradiso”

Crotone Politica

Sul caso dell’ex Consigliere Comunale Claudia Scarriglia chiamata, con decreto sindacale, il 1 gennaio scorso, a far parte dello staff politico del Sindaco di Crotone Pugliese, interviene anche il Circolo cittadino di Fratelli d'Italia “P. Senatore”.

“Riconosciamo in capo al sindaco – scrive in una nota il referente del circolo Giovanni Iaconis - una discrezionalità amministrativa che gli consente l’adozione di tale tipologia di atti ma riteniamo che la discrezionalità non sia libertà di fare ciò che si vuole e che in tale caso l’opportunità e la prudenza sarebbero dovuti essere criteri fondamentali”.

Per FdI, dunque, non sarebbe opportuno adottare un decreto sindacale “del genere dopo appena pochi giorni dalle dimissioni della Consigliere Scarriglia, le cui motivazioni per le dimissioni non si discutono ma contrastano fortemente con il ruolo che le è stato affidato in quanto, in luogo di entrare nello staff del Sindaco, poteva tranquillamente svolgere il suo ruolo politico da Consigliere senza ricevere apposito incarico”.

“Non è stato opportuno, ancora – prosegue Iaconis - adottare tale decreto sindacale perché non si spiega come una componente di forza politica di opposizione, l’unica eletta della sua lista, nel giro di un mese possa collaborare all’azione politica del Sindaco contro cui si era schierata appoggiando con sua candidatura a consigliere la sindacatura della Barbieri e mai schierandosi in favore del Sindaco Pugliese”.

Secondo il circolo, poi, “non è stato opportuno, ulteriormente, adottare simile decreto perché ha rappresentato uno schiaffo per i giovani professionisti crotonesi che non hanno santi in paradiso e che sono costretti a stare a spasso se non ad emigrare. Non è stato prudente, inoltre, adottare una delibera che prevede un contratto con scadenza del mandato elettivo del Sindaco quando ben si poteva stipulare un contratto per 12 mesi con retribuzione subordinata alla stesura, effettuata dall’interessata, di una relazione sul proprio operato, da effettuarsi con cadenza semestrale e contro firmata dal Sindaco stesso.”

Fratelli d’Italia sottolinea poi di non volere essere dei “malpensanti e – afferma - ipotizzare che questo incarico sia solo l’effetto preelettorale che porterà voti freschi su un candidato indicato da chi tiene in mano le redini, non possiamo immaginare che si sia compiuto un tale acquisto di voti con il denaro dei contribuenti cittadini, non possiamo pensare che si sia compiuta una nefandezza del genere. Ma sotto sotto – conclude Iaconis - se ne ha sentore”.