“Abbonati o scatta il controllo”: falsa rivista della Gdf, quattro indagati

Reggio Calabria Cronaca

Telefonavano ai cittadini spacciandosi per finanzieri; poi gli proponevano di acquistare un abbonamento annuale ad una fantomatica rivista invogliandoli facendogli credere che, dopo il pagamento in contrassegno, gli introiti sarebbero stati devoluti in beneficenza alle famiglie bisognose o colpite da catastrofi naturali.


Quattro persone sono state raggiunte da altrettante misure cautelari: una agli arresti domiciliari, una all’obbligo di dimora e altre due all’obbligo di presentarsi alla Polizia Giudiziaria; sequestrati inoltre una società e un immobile utilizzato come sede del call center.

È questo l’esito di un’indagine condotta dalle fiamme gialle e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi che ha portato a far luce su un raggiro telefonico per la vendita di un abbonamento ad una finta rivista edita dalla Guardia di Finanza.

Gli indagati, giornalmente, contattavano diversi cittadini, prevalentemente gestori di esercizi pubblici o comunque titolari di partita Iva, in varie province italiane. In alcuni casi, per persuadere i propri interlocutori, lasciavano anche intendere minacce di possibili controlli tributari o, comunque, di conseguenze negative se non avessero aderito alla proposta contrattuale.

Gli accertamenti dei finanzieri di Palmi hanno permesso di individuare tutti i coinvolti, ricostruire il metodo che utilizzavano e i diversi ruoli e compiti ricoperti da ciascuno di loro. Per gli investigatori a dirigere ed organizzare il tutto vi era un soggetto residente nella piana di Gioia Tauro che, con la partecipazione di un collaboratore fidato, proponeva telefonicamente gli abbonamenti. Altre due persone, invece, avevano il compito, l’una di provvedere al ritiro ed alla consegna della corrispondenza e l’altra, titolare di una tipografia, di stampare le false riviste.

Al termine delle indagini il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi, Massimo Minniti, ha emesso l’ordinanza di custodia cautela personale nei confronti dei quattro soggetti coinvolti e il sequestro preventivo.