Presentazione del libro “Il brigante e il sacerdote”

Crotone Attualità

Sabato 4 febbraio, alle ore 17, presso il Museo di Pitagora, si terrà la presentazione di “Il brigante e il sacerdote”, ultima opera editoriale di Elio Cortese, poeta crotonese nonché romanziere, cultore di storia locale e tradizioni popolari.

Nella Calabria dell’800, nella regia Città di Scigliano, patrizi, briganti, truppe francesi, Chiesa e Corona borbonica scrivono una storia appassionante ed ai più sconosciuta, specie alle nuove generazioni. Una società fondata su strutture culturali e antropologia consolidata rischia di vedere azzerata storia e identità secolari dalle idee rivoluzionarie propugnate dalla Rivoluzione francese. Così Cortese, nel suo libro, legge bene il contesto, descrive con maestria il territorio, architetta una trama sofisticata e realistica che trasmette al lettore interesse, vincolandolo alla pagina. Partendo da fatti storici romanza col tratto inconfondibile della sua “prosa poetica”, eleggendo Don Giuseppe Arcuri e Parafante a protagonisti paritetici, uno nel bene e l’altro nel male.

“In questo mosaico letterario di luci e di ombre, di bene e male, di altruismo ed egoismo, Elio Cortese, come Botticelli, Coubert, Millet e Monet, assegna un posto preminente alle bellezze naturali della Calabria e attraverso la descrizione del suono delle foglie al vento, del verde dei boschi e del canto degli uccelli in volo ci invita alla bellezza e a guardare al nostro passato con più interesse cercando di recuperare quello che ci aiuta a vivere meglio” recita la prefazione di “Il brigante e il sacerdote” che, sabato pomeriggio, sarà presentato da Antonello Savaglio, deputato di storia patria per la Calabria, alla presenza di Mons. Graziani, il vicesindaco Antonella Cosentino, e il presidente del Consorzio Jobel, Santo Vazzano. Dunque un’occasione di approfondimento e confronto, impreziosita dagli interventi del saggista e psicanalista Gaetano Marchese e della critica letteraria Sofia Vetere, con la lettura di alcuni passi ad opera della scrittrice Ginetta Rotondo accompagnata dalle melodie degli alunni del Liceo Musicale “O. Stillo”.