Omicidio a Crotone, uccide la madre soffocandola con un sacchetto: arrestata la figlia

Crotone Cronaca

Federica Manica, 22 anni, è stata arrestata nella tarda serata di ieri. La ragazza, ventiduenne, è accusata di aver ucciso, nel primo pomeriggio di giovedì, la mamma, Giovanna Salerno, di 48 anni, soffocandola. Il fatto è avvenuto in un appartamento in via Caccuri di località Poggio Pudano, nella zona Sud di Crotone, dove vivevano madre e figlia e il padre pensionato.

Ed è stato proprio il padre a chiamare i carabinieri: piangendo aveva riferito di essere da poco rincasato e di aver trovato morta sul letto la moglie, con una busta di cellophane azzurra sul viso, mentre la figlia era in cucina e, in stato di shock, gli avrebbe raccontato di essere stata lei ad uccidere la madre.

Il fermo della giovane è stato eseguito al termine dell’interrogatorio condotto, alla presenza dei suoi avvocati, presso la caserma del Comando dei Carabinieri di Crotone. Manica è stata ricoverata preso il reparto di Psichiatria dell’ospedale “San Giovanni di Dio” del capoluogo, dove è piantonata in attesa dell’udienza di convalida.

I militari, coordinati personalmente dal Comandante Provinciale Salvatore Gagliano, sono intervenuti sul luogo dell’omicidio subito dopo la chiamata giunta al “112”, trovando il corpo senza vita della vittima riverso sul letto matrimoniale e, accanto, il sacchetto di plastica.

Gli investigatori stanno ancora effettuando tutti gli accertamenti per ricostruire la dinamica e il movente dell’assassinio. Le indagini sono dirette dal Pubblico Ministero Luisiana Di Vittorio, sostituto procuratore della Repubblica di Crotone. Nelle prossime ore la salma della Salerno sarà sottoposta all’autopsia per chiarire ulteriori aspetti della vicenda.

Di certo è stato appurato che la Salerno era affetta da una malattia importane da cui sarebbe poi derivato uno stato di depressione. Potrebbe inserirsi in questo quadro il movente della tragedia: gli investigatori ipotizzano che la figlia abbia vissuto ultimamente un periodo “difficile”.

Tesi ovviamente tutte da riscontrare, resta solo l’evidenza di un fatto di sangue che gli stessi inquirenti hanno chiaramente definito come una “tragedia familiare”.

(aggiornata alle 11:50)