Provincia Crotone: dichiarazione Zurlo su Schifino

Crotone Politica

Capisco perfettamente quanto e come possa essere difficile fare opposizione a questa giunta provinciale, per cui comprendo appieno gli sforzi dialettici di chi, seduto sui banchi della minoranza, deve dare un segnale di esistenza e sopravvivenza politica. Comprendo certo, ma non posso e non voglio giustificare la menzogna politica di chi mente sapendo di mentire. Il consigliere Schifino, nelle sue ultime esternazioni, da in pieno il senso del suo retaggio marxista comunista che da sempre porta come obiettivo dell’agire politico la distruzione dell’avversario e come strumenti la bugia e la manipolazione della verità. Cominciamo dalla maggioranza che mi ha sostenuto in campagna elettorale e che oggi divide con me la responsabilità di amministrare questo nostro difficile territorio. La mia maggioranza è formata da tre partiti, il PdL, l’UdC ed oggi i finiani di Futuro e Libertà, dove sta la innaturalezza e l’ibridità di questa coalizione? Il consigliere Schifino forse si confonde con quello che era il suo schieramento elettorale, così diviso da non consentirgli nemmeno l’uso del simbolo del suo partito. Schifino oltre a mescolare storie e schieramenti e anche profondamente offensivo proprio con quei consiglieri di maggioranza che sono definiti autorevoli perché aprono, a dire di Schifino, una fronda interna, ma poi vengono descritti come un armata Brancaleone senza condivisione politiche e programmatiche. Leggo anche, e lo faccio con grande sforzo ed enorme disappunto, che la mia sarebbe un’amministrazione immobile, che non saprebbe andare oltre l’ordinaria amministrazione e attiva solo nel presenziare convegni, fiere e sagre paesane. Questa dichiarazione non solo non rispecchia il vero, ma è indice dello stato confusionale in cui ormai verte il consigliere Schifino, che evidentemente confonde la mia amministrazione con quelle passate dei suoi compagni. Invito il consigliere a consultare il sito internet istituzionale dell’ente per capire la reale dimensione della nostra attività amministrativa. Per quel che riguarda, invece, la percezione che l’opinione pubblica avrebbe della nostra attività amministrativa, più che le chiacchiere di corridoio, parlano i dati, come quelli delle scorse regionali.