Akrea. Dimissioni di Gaetani, Fiadel si defende dall’accusa di strumentalizzazione

Crotone Attualità
Rocco Gaetani

La Fiasdel-Csa, si difende dall’accusa di strumentalizzazione, di cui è stata additata dal presidente dimissionario dell’Akrea nei giorni scorsi replicando sui mass-media ad una sua denuncia.

"La Fiadel-Csa - scrive per la segreteria provinciale Tommaso Medaglia - si è costituita a Crotone nei primi mesi del 2016, mentre erano in corso le trattative tra le Cgil Cisl Uil Flaica provinciali e Amministrazione Comunale ivi compreso l’Akrea, in quanto alcuni lavoratori ed il sottoscritto non condividevano l’accordo che i Sindacati stavano concordando sul futuro dei lavoratori dell’Akros e il nuovo assetto organizzativo della Società Akrea. Le preoccupazioni manifestate dall’organizzazione della Fiadel a marzo scorso su tutti i problemi sollevati oggi uno ad uno stanno scoppiando nelle mani della nuova amministrazione, il risultato è una città che non si riesce a ripulire, nonostante dal 1° agosto siano facciano parte dell’organico del personale di Akrea SpA ulteriori 28 lavoratori, ex Akros".

"Nei giorni scorsi - prosegue la segreteria - è stato approvato dal Consiglio Regionale gli indirizzi e linee guida per l’organizzazione e la gestione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, il piano degli investimenti per nuovi impianti di selezione o per i lavori di riefficientamento degli impianti esistenti. Non esiste al Dipartimento Ambiente della Regione nessuna richiesta avanzata da Akros o dal Comune di Crotone per accedere ai finanziamenti o autorizzazione per la costruzione di un impianto di Selezione o trattamento dei Rifiuti Rsu.”

“Questa organizzazione sociale – continua Fiadel - era preoccupata perché alle enunciazioni di principio non seguivano azioni concrete, sebbene l’accordo sottoscritto tra Cgil Cisl Uil e Flaica vincolava il Comune di Crotone ad una serie di adempimenti che a tutt’oggi non è ha assolto uno, concretizzando quelle preoccupazioni anche in aggiunta a quanto sopra scritto. È opportuno ricordare la posizione della Fiadel assunta al tavolo di concertazione all’ex Sindacalista Nazionale della Cgil e oggi Presidente dimissionario dell’Akrea, la stessa chiedeva il rispetto di quanto previsto dal CCNL di categoria Fise-Assoambiente, il quale all’art. 6 comma 2 recita testualmente: L’impresa subentrante assume ex novo, senza effettuazione del periodo di prova, tutto il personale in forza a tempo indeterminato ecc ecc … nel prendere atto che le altre organizzazioni sindacali erano d’accordo con la controparte, la quale imponeva l’assunzione provvisoria di 28 unità provenienti dall’Akros, per motivi finanziari, la scrivente chiedeva che venissero rispettati i criteri di selezione del personale, previsti dalla normativa vigente”.

“Dopo aver preso visione del verbale d’accordo redatto dai legali di Akrea S.p.A. – aggiunge Medaglia - a nome e per conto di tutte le parti presenti alla concertazione, la Fiadel faceva rilevare ai presenti che i criteri che loro avevano concordato non erano conformi alla normativa vigente e che era palese l’intento di attivare un’azione discriminatoria tra i lavoratori. Facevo notare che nella tabella delle figure professionali di cui il Vertice di Akrea sosteneva di avere bisogno, al fine di poter completare l’organico previsto dal Piano Industriale, era stato elaborato in modo ambiguo, vi era la presenza di 15 operatori ecologici senza specificarne i livelli come era stato fatto per gli altri profili, strana coincidenza, perché tra i primi livelli in Akros era presente anche il fratello del Presidente dimissionario, nonostante queste figure di 1° livello nel Piano Industriale non sono previste, questo particolare lo faccio rilevare pubblicamente solo ora, perché il presidente Gaetani mi ha dato dello strumentalizzatore. Queste motivazioni hanno indotto la Fiadel a non sottoscrivere il verbale d’accordo e di presentare un esposto alla Procura della Repubblica con la speranza che venissero evitate ulteriori discriminazioni, in vista dell’avvicinarsi delle elezioni, e oggi prendiamo attodi un’ altra coincidenza, che a risultare il primo degli eletti nella lista del Pd è stato il nipote, Mario Galea”.

Continua poi la Fiadel: “In relazione a quanto affermato nella replica dal sig. Rocco Gaetani in merito all’affermazione “non è vero che in Akrea S.p.A. non c’è un Direttore del Personale. C’è ed è il dott. Alfredo Marando,” egli ha scritto un’inesattezza, infatti non esiste in Azienda nessuna delibera di conferimento di tale incarico al dott. Alfredo Marando, e non è mai stato comunicato alle organizzazione sindacali provinciali e aziendali del succitato provvedimento Amministrativo, ed invito chiunque ad andare sul sito dell’Akrea S.p.A. per verificare se vi è una pubblicazione del conferimento di cui trattasi, senza voler incalzare sul mancato rispetto delle vecchie e nuove norme degli obblighi delle Pubbliche Amministrazioni in materie di trasparenza”.

“Altra inesattezza - continua Medaglia - del Presidente dimissionario è in merito a chi deve nominare il Direttore Generale, cosicchè la scrivente gli riporta testualmente quanto previsto dall’art. 19 dello statuto di Akrea: “ Il Consiglio può altresì nominare uno o più Direttori Generali per chiamata o per concorso pubblico, ecc ecc.. La scrivente infine è alquanto perplessa che Egli si sia avocato a sé l’incarico di Direttore Generale, perchè lo Statuto della Società, sempre all’art. 19 recita: “In caso di assenza del Direttore Generale le sue funzioni sono esercitate, limitatamente all’ordinaria amministrazione, dal responsabile dei Servizi Amministrative e del Personale”.