Amministratori Sotto Tiro. Avviso Pubblico: dati allarmanti, un’intimidazione ogni 18 ore

Reggio Calabria Attualità

Subito dopo la Marcia degli Amministratori sotto tiro che oggi ha visto coinvolte centinaia di persone tra amministratori locali provenienti da tutta Italia, cittadini, rappresentanti dei sindacati (Cgil, Cisl, Uil) e delle associazioni, presso l’Auditorium di Gioiosa Jonica, si è svolta la presentazione del Rapporto “Amministratori sotto tiro” che ha raccolto tutti i dati sulle intimidazioni e minacce rivolte agli amministratori locali nel 2015.


Il rapporto restituisce dei dati allarmanti: il numero delle minacce subite da amministratori locali e funzionari pubblici nell’anno appena trascorso è sensibilmente aumentato rispetto al passato, confermando un fenomeno radicato, seppur in maniera non uniforme, su gran parte del territorio nazionale.

Sono infatti 479 gli atti di intimidazione e minaccia censiti da Avviso Pubblico: una media di 40 al mese, una ogni 18 ore. Rispetto al 2014, quando furono 361, si registra un preoccupante incremento del 33%.

“La situazione descritta dal Rapporto così il dato - ha commentato Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico - testimonia la fragilità della democrazia livello locale. Sono i cittadini i primi a doversene preoccupare. La Marcia di Polistena rappresenta un’alleanza tra soggetti del Paese che vogliono costruire, oltre che resistere. Senza questa alleanza il Rapporto diventerà ogni anno più denso e gli amministratori onesti scapperanno”.

“Sentiamo la necessità di un forte intervento governativo dal punto di vista economico, in sostegno ai Comuni di questo territorio, per garantire i servizi minimi. La criminalità altrimenti sarà sempre un passo avanti”, gli ha fatto eco il Sindaco di Gioiosa Ionica, Salvatore Fuda

2Una giornata come quella di oggi – ha poi puntualizzato Gianluca Callipo, Sindaco di Pizzo e coordinatore nazionale dell’Anci Giovani - rappresenta molto per il Paese e, soprattutto, per la Calabria. Chi colpisce un amministratore locale colpisce il livello istituzionale più vicino ai cittadini”.

“Avviso Pubblico ha fatto emergere un pezzo di Calabria che di solito non emerge. Questa è una terra sotto tiro anche perché sempre più sindaci riescono a infastidire la bestia chiamata ‘ndrangheta” ha ribadito a sua volta Arturo Bova, Presidente della Commissione anti ‘ndrangheta della Regione Calabria a cui è seguito l’invito di Salvatore Mafrici, Vicepresidente di Avviso Pubblico e referente per la provincia di Reggio Calabria: “La Marcia –ha affermato - deve rappresentare una svolta, giornate di questo tipo devono diventare la regola. Esportiamo questo modello di Calabria”.

Il dibattito si è concluso con l'intervento di Maria Antonietta Sacco, Coordinatrice regionale di Avviso Pubblico: “Se non decidiamo, tutti, di combattere la sfida di superare la marginalità di questa terra – ha chiosato - accadrà quello che ha ipotizzato il Presidente Montà e perderemo la democrazia”.