Tentata violenza sessuale su giovani ospiti, operatore Sprar ai domiciliari

Reggio Calabria Cronaca

Tentata violenza sessuale, tentata concussione e violenza privata: con queste accuse un 49enne condofurese è finito agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato eseguito stamani dai carabinieri di Melito Porto Salvo, su disposizione della Procura.

L’uomo, operatore per conto di una cooperativa locale di un progetto Sprar è gravemente indiziato dei reati che sarebbero stati commessi nei confronti di alcune giovani ospiti del progetto. Le indagini, condotte dai militari dell’arma di Condofuri, hanno preso l’avvio dalla denuncia delle giovani vittime e riguarderebbero fatti verificatisi già a partire dagli scorsi mesi di febbraio e marzo.

Il 49enne avrebbe fatto credere a due giovani ospiti della cooperativa inserita nel progetto Sprar di avere il potere di accelerare o rallentare le pratiche per la richiesta di asilo in cambio di favori sessuali.

I particolari dell'indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo e coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijianni, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa al comando provinciale dell'Arma.

Le due giovani, entrambe ventenni, avevano paura di non essere credute dalle autorità italiane, ed è per questo - ha rivelato il procuratore aggiunto - che le due hanno consegnato ai carabinieri le "prove" che avevano raccolto da sole: ossia la registrazione delle conversazioni che inchioderebbero l'operatore arrestato.

(Aggiornata alla 15:20)