Reggio Calabria: l'arresto di Antonio Cortese. IL VIDEO

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È stato fermato al confine italo-sloveno di Fernetti, in provincia di Trieste, dagli agenti della Squadra Mobile in collaborazione con i colleghi di Reggio Calabria e la Polizia di Frontiera giuliana, Antonio Cortese, 48 anni, indagato dalla Direzione Distrettuale Antimafia calabrese per appartenenza alla 'ndrangheta e per essere di fatto l'armiere e il gestore dell'esplosivo usato per diversi attentati dal clan di Antonino Lo Giudice, capocosca recentemente pentito. Cortese è stato sottoposto a fermo di Polizia giudiziaria per il 416 Bis, associazione per delinquere di tipo mafioso. L'uomo è stato bloccato ieri alle 8 su un autobus di linea proveniente da Iasi (Romania) e diretto a Reggio Calabria. Secondo gli investigatori Antonio Cortese già dai giorni scorsi aveva abbandonato la città dello Stretto, evidentemente per paura di essere arrestato dopo le prime notizie sulla collaborazione del boss Antonino Lo Giudice. È stato proprio il boss pentito ad indicare in Antonio Cortese l'autore materiale degli attentati di gennaio, agosto ed ottobre scorsi contro la magistratura di Reggio Calabria.