Crotone: Calvo, “La nostra classe politica ha completamente fallito”

Crotone Politica

La nostra classe politica, nella quale figurano anche molti soggetti che calcano la scena da venti e più anni, ha completamente fallito, venendo meno alle sue prerogative ed alle sue funzioni, ma, ciononostante, si ostina ad allignare nelle istituzioni sebbene sia sempre più crescente il clima di sfiducia da parte dei cittadini nei suoi confronti.” È quanto dichiara Michele Calvo, coordinatore provinciale di Riformisti Italiani.

“La città si trova, ormai da decenni, in un evidente stato di progressivo impoverimento, abbandono ed isolamento – afferma Calvo - mentre sempre più strati della popolazione sono destinati alla marginalità sociale. In parte le cause risalgono ai primi anni ’90, allorquando, a seguito della profonda crisi che ha investito l’intero tessuto industriale, la classe politica si è cimentata pervicacemente nella reindustrializzazione, i cui risultati sono stati a dir poco fallimentari in quanto la stessa è stata priva di alcuna progettualità ed improntata all’improvvisazione, con l’aggravante dello spreco dei tanti finanziamenti (regionali, nazionali e comunitari), caduti a pioggia, che potevano essere meglio impiegati se solo dirottati su altri settori (agroalimentare, beni culturali, turismo, infrastrutture, cantieristica, crocieristica, ecc.) che avrebbero potuto creare sviluppo e, di conseguenza, favorire l’occupazione.

Oltre alla crisi ed alle sue conseguenze, fra cui una disoccupazione esponenziale e la chiusura di più attività commerciali, sulla nostra comunità grava anche l’indesiderata eredità lasciata dall’industrializzazione, - sostiene -ossia l’inquinamento dell’area della Montedison e delle zone limitrofe ed il connesso disastro ambientale con ripercussioni, ancora oggi evidenti, sulla salute dei cittadini per l’insorgenza dei tumori e la conseguente incidenza di mortalità (il 15% in più rispetto alla media nazionale).

Ma, nonostante la necessità e l’impellenza di sottoporre ad interventi di messa in sicurezza e di bonifica l’ex area industriale, le discariche e le altre aree contaminate nonché la mancata soluzione dei tanti altri problemi, finanche aggravatisi, che attanagliano la città, più esponenti della classe politica si sono dimostrati indifferenti, se non addirittura distratti dalle ambizioni personali e, pertanto, interessati alla spartizione delle cariche pubbliche ed all’assegnazione dei vari incarichi, con prebende annesse. Nell’ultimo ventennio, più forze ed organizzazioni politiche hanno carpito il consenso popolare con promesse di cambiamento e di rinnovamento della classe dirigente, salvo poi disattendere la volontà degli elettori e riciclare nelle più alte cariche pubbliche cittadine e nei posti di prestigio la gendarmeria delle retrovie dei vecchi partiti.

Ma, oggi, i partiti non possono più procrastinare né rinviare sine die il rinnovamento della classe dirigente e devono, pertanto, sollecitare, favorire e finanche sostenere l’entrata, nello scenario politico locale, di soggetti nuovi, competenti e responsabili, dediti al solo e precipuo perseguimento degli interessi della collettività. Qualora gli stessi partiti non dovessero assolvere tale compito,- conclude il coordinatore provinciale di Riformisti Italiani - allora i cittadini, cogliendo l’occasione del voto amministrativo nella prossima primavera, mettano al bando della vita pubblica i responsabili del declino della città.”



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