Meetup Crotone: che fine ha fatto la transazione con la Ionica gas?

Crotone Attualità

"Mercoledì sera, 14 ottobre 2015, si è assistito inermi ed increduli all’indegna tragica farsa di un consiglio comunale che ha seppellito la transazione, con un documento strappa lacrime". E' quanto si legge in una nota del meeut up Crotone amici di Beppe Grillo.

“L’Eni - proseguono dal Meetup - è il nemico della città, l’Eni ha ancora una volta tradito Crotone, Non un cane, ma una iena a 6 zampe, Che tutte le forze politiche e tutta la città si ribellino, Rivolgiamoci al Governo chiosavano gli omertosi consiglieri, sindaco e giunta. Purtroppo, da tempo si è capito che i veri nemici, le vere iene di Crotone sono questi indegni rappresentanti, che hanno sbranato una città intera. Solo ora il sindaco fa appello a tutte le forze sociali di ribellarsi all’Eni".

"Ma già nel maggio 2014 - ricordano ancora i Grillini - il Meetup di Crotone gli chiese un’Assemblea Aperta ai Cittadini sulla ambigua transazione, sottoscritta da 588 cittadini, per come recita lo Statuto Comunale, alla quale mai ci fu una risposta. La transazione con la Ionica gas fu sottoscritta nel 2008, al costo di 255.000 euro nostri per le spese legali (non si sa chi siano stati i veri consulenti a studiare questa “fenomenale” transazione), questa poi, sebbene da rinnovare ogni 3 anni, rimase oggetto misterioso per ben 7 anni (era già sindaco Vallone) ed riemerse solo nel 2014 con un’altra controproposta, più indegna della prima, dove al posto dei 6 miliardi di mc. di gas devettoriato, la cui stima è di oltre i 100 milioni di euro, apparsero le 2 fatiscenti palazzine a S.Croce... E lì tutto il Consiglio Comunale si elevò “indignato”, per poi “adeguarsi” nella seduta del 14".

"Ma - aggiungono dal meet up - del perché siano passati ben 7 anni infruttuosi dalla firma della transazione del 2008, senza che un solo mc di questo maledetto gas devettoriato venisse erogato, senza che fosse predisposto alcun bando pubblico, al fine di verificare una eventuale richiesta da parte di aziende locali (sappiamo che alcune richieste ci sono state), mai nessuna verifica per una finalità pubblica del gas: per il riscaldamento di scuole, uffici comunali, tribunale, ospedali… Niente. Nebbia totale, trasparenza ZERO. E del gas devettoriato nessuna traccia. Tantomeno del Comitato scientifico per lo studio della subsidenza, anch’esso previsto nella transazione, tanto meno dell’accorto monitoraggio del fenomeno, purchè curato da nostri tecnici".

"Eppure a leggere le dichiarazioni di illustri scienziati, in merito allo straordinario caso di subsidenza di Crotone, ci sarebbe da evacuare la città. Pare che enormi frane, giganti canyon, si siano creati nel nostro sottosuolo nell’arco dei decenni, e le cause potrebbero essere riconducibili proprio alle costanti estrazioni. Eppure si continua ancora a mungere da questa terra, senza trarne alcun beneficio e sapendo che il rischio aumenta, anzi si autorizzano ulteriori trivelle. L’unica “soddisfazione” è stata veder spendere i 2.100.000 euro, previsti nella convenzione, per le iniziative estive e vedere cantare Raf, mentre assistiamo alla disperazione dei lavoratori delle compartecipate, del loro fallimento, dell’aumento delle tasse sui rifiuti e del trasporto e della mensa scolastica dei nostri figli".

"I cittadini e gli attivisti crotonesi - concludono i pentastellati - sono indignati e non ci stanno, non credono ad una sola parola di questa ombrosa disamministrazione comunale ed adiranno per le vie legali per far prevalere i propri diritti ai soprusi ed alle strane manovre di palazzo, con la speranza che qualcuno paghi".