“Beccano” il compagno a casa della madre e l’accoltellano, in manette figlia e genero

Cosenza Cronaca

Dramma sfiorato nel centro storico di Diamante dove un uomo 42enne, di origini rumene, è stato ripetutamente accoltellato dai parenti della sua compagna, una pensionata 69enne del posto. È successo nella giornata di ieri, martedì 4 agosto.

La vittima stava trascorrendo la notte con la sua compagna quando, alle prime ore del mattino, hanno bussato alla porta i due figli della donna insieme al genero. I tre hanno sorpreso l’uomo che, nel frattempo, si era nascosto in cucina perché voleva tenere segreta la relazione sentimentale con la donna, relazione probabilmente difficile da far accettare ai familiari.

Dopo l’ingresso dei tre nell’abitazione è iniziata una furibonda lite con la madre che ha avuto l’apice quando gli stessi hanno intravisto l’uomo in cucina. “Colti da un raputs improvviso – raccontano gli stessi carabinieri - i tre hanno iniziato a picchiare selvaggiamente la vittima”. Durante la colluttazione è sbucato un coltello a serramanico e il42enne è stato colpito ripetutamente all’inguine, al fianco e al volto. Le urla della madre hanno posto fine alla all’aggressione: la vittima nel frattempo era rimasta accasciata a terra priva di sensi mentre i tre aggressori si sono subito dopo allontanati.

Chiamato il 112 la donna ha raccontato quanto accaduto. Sono così scattate subito le ricerche degli aggressori che avevano tentato di far perdere le proprie tracce. I Carabinieri della Stazione di Diamante e due pattuglie del Norm di Scalea hanno, attuato sul territorio, una vera e propria caccia all’uomo che si è protratta fino alla mattinata successiva quando, in un vicolo del centro storico di Diamante sono stati ritrovati due dei tre presunti aggressori, marito e moglie, che – a detta dei militari - stavano cercando di nascondersi tra i turisti mattutini che si accingevano a raggiungere le spiagge. I due sono stati così arrestati e straferiti nel proprio domicilio a disposizione dell’Autorità giudiziaria; il terzo aggressore è stato deferito in stato di libertà per lesioni personali aggravate in concorso.