Coldiretti: il non funzionamento di Arcea penalizza gli agricoltori calabresi

Calabria Attualità

“Attualmente ARCEA si trova in una situazione di stallo operativo generato dalla disfunzione dei servizi della SIN per la mancata sottoscrizione del contratto per l’utilizzo del Sistema Informativo e dei Servizi conseguenti, determinando il mancato pagamento degli aiuti, a migliaia di agricoltori per le campagne 2012-2014”. Una preoccupazione legittima e molto avvertita, che ha portato Pietro Molinaro, Presidente di Coldiretti Calabria, a scrivere una lettera al Presidente della Giunta Mario Oliverio.

“E’ evidente che l’Agenzia - si legge - svolge una funzione importantissima per la corresponsione delle somme agli agricoltori, e tale compito, diventa ancora più rilevante nell’attuazione della nuova Politica Agricola Comune 2015-2020. Nel 2009, la nostra Regione, in linea anche con altre Regioni, giunse alla decisione di dotarsi di un proprio Organismo Pagatore per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA). L’attività dell’ARCEA è rilevante infatti, i pagamenti annuali erogati agli agricoltori calabresi sui Fondi della Politica Agricola Comune, raggiungono il ragguardevole valore annuo di circa 430 milioni di euro con 120.000 aziende agricole interessate; con una fortissima ricaduta economica sull’intero tessuto produttivo e sociale. Quelli sopra evidenziati, sono assett (attività di valore) che devono essere mantenuti e costantemente alimentati, sia in termini organizzativi sia di flusso finanziario, al fine di garantire la corretta attività gestionale e di controllo dell’ingente numero di procedimenti per i pagamenti di 140.000 domande annue.

Infatti, la notevole complessità delle attività gestionale obbligatorie (istruttorie e controlli) per l’assegnazione dei nuovi diritti, la presentazione delle domande e il successivo pagamento, passano attraverso l’utilizzo obbligatorio del Sistema Informativo Agricolo Nazionale per lo sviluppo dell’Agricoltura (SIAN) gestito dalla società SIN. Tale stato di cose, - preoccupa Coldiretti poiché, rischia di sfociare in numerosi contenzioni che, se non definiti e ricondotti a carico della spesa comunitaria, nei tempi utili, significherà scaricare i danni finanziari conseguenti, sul bilancio regionale, il cui valore - rileva -sarà ben oltre l’importo che la Regione deve rendere disponibile per l’esercizio delle attività delegate dalla Commissione Europea sulla gestione dei pagamenti.

Un pericolo incombente che va assolutamente scongiurato!! Davanti a tale stato delle cose – chiede Molinaro - riteniamo urgente debba essere ripristinata la piena operatività ed efficienza di ARCEA, al fine di garantire certezze agli agricoltori sulla erogazione, delle risorse finanziarie e relative soprattutto alle ultime annualità 2013 e 2014, che rappresentano il biennio di riferimento per l’attribuzione dei nuovi titoli da assegnare agli agricoltori per il prossimo periodo 2015-2020.”