Disegno di legge P.A., Aipp: salvaguardare professionalità della Polizia provinciale

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In previsione della ripresa dell'esame, in Commissione Affari costituzionali del Senato, del disegno di legge 1577 " Madia" sul riordino delle amministrazioni pubbliche, l'AIPP (Associazione Italiana Agenti e Ufficiali di Polizia Provinciale) torna a sollevare l'attenzione sul destino professionale dei 2700 dipendenti in uniforme di province e città metropolitane che svolgono funzioni di polizia. Tra i futuri 11 decreti delegati previsti dal disegno di legge governativo, infatti, se ne prevede uno in particolare che dovrà trattare (nei successivi 12 mesi dopo il varo della riforma) la materia del riordino delle forze di polizia e la razionalizzazione dell'attività di polizia ambientale. Un nuovo emendamento del relatore del 20 gennaio scorso prevede un "riordino dei corpi di polizia provinciale", senza meglio dettagliare il significato pratico di questa espressione.

Una integrazione delle strutture delle Polizie Provinciali con il Corpo Forestale dello Stato è una concreta e fattibile ipotesi che è già stata oggetto di un ordine del giorno accolto il 21 dicembre 2013 dal governo Letta, in occasione della votazione in prima lettura della cosiddetta legge Delrio, che oggi sta per svuotare di varie funzioni gli enti intermedi; è di questi giorni l'avvio di un pasticciato iter di ricollocazione di circa 20.000 dipendenti provinciali. Il corto circuito tra la legge Delrio, che ha lasciato in balia di leggi regionali (in forte ritardo) il riordino delle funzioni provinciali e relativo personale, e la legge di stabilità 2015, che taglia da subito il 50% della spesa del personale delle province, lascia in un clima di insopportabile incertezza uomini e donne delle polizie provinciali quotidianamente impegnati ad applicare numerose e complesse norme e regolamenti in campo ambientale, che spaziano dal ciclo dei rifiuti, all'inquinamento di aria , acque e suolo, alla tradizionale vigilanza nel settore della caccia, della pesca in acque interne, alla salvaguardia del territorio e dei beni naturali. Per questi motivi l'AIPP sostiene gli ulteriori emendamenti e sub-emendamenti al disegno di legge governativo (in gestazione dal 23 luglio 2014), presentati da senatori sia di maggioranza che di opposizione, che specifichino con maggiore precisione che gli operatori di polizia locale e statale con funzioni di presidio delle aree rurali e di tutela dell'ambiente possano mettere in comune le relative professionalità in una unica struttura, conservando le rispettive conoscenze del territorio.

L'AIPP ribadisce che l'esperienza degli appartenenti ai corpi e servizi di polizia provinciale non deve essere polverizzata con malaugurate forme di mobilità a casaccio che ne sviliscano la formazione e l'esperienza, tantomeno disperdendola a livello municipale, ambito inopportuno per l'espletamento delle indagini e dei compiti di polizia ambientale e di ambito extraurbano.