Antica Kroton: ripensare lo sviluppo della città sul modello di un “parco a rete”

5 marzo 2021, 12:31 Opinioni&Contributi

Mi sono più volte chiesto: quanto è possibile incidere accrescendo il valore di una comunità senza necessariamente ricoprire ruoli politico istituzionali? Quello odierno, il mio, un ruolo, geneticamente funzionale ad un’attività di pubbliche relazioni, rispondente ad una logica nella quale le decisioni non scontentano o danneggiano alcuno dei soggetti coinvolti, elemento fondamentale in una società così complessa come la nostra.


di Mauro Calabretta

Alla città di Crotone, a questa nuova giunta ed al suo sindaco è stata affidata una grande responsabilità: la riuscita del progetto Antica Kroton e con essa il rilancio del tessuto economico di un intero territorio legato a logiche attrattive di turismo.

Antica Kroton nasce con l’intento di ripensare lo sviluppo e la crescita della città di Crotone in rapporto al suo straordinario sistema culturale e della conoscenza e alla cornice ambientale e paesaggistica di pregio in cui s’inquadra, realizzando, attraverso la valorizzazione delle peculiari risorse culturali, ambientali e paesaggistiche, le condizioni per lo sviluppo locale sostenibile dell’area urbana.

Un compito questo che deve rivestire un significato che va ben oltre il riconoscimento delle potenzialità ed il valore di una città e del suo territorio, al contrario dev’essere un’occasione per tutto il Meridione.

Un’opportunità unica per lanciare da Crotone un progetto di più ampio respiro che coinvolga quella che è la Magna Grecia, in una ambiziosa politica culturale oltre che economica e sociale.

Il modello prescelto richiama il “parco a rete” e dovrà qualificare una porzione importante della città come un “nuovo e unitario quartiere culturale”, dotato di spazi aperti per lo svago, nuovi accessi, percorsi carrabili/ciclabili/pedonali, sicurezza urbana, parcheggi di pertinenza e collettivi, ricettività alberghiera, servizi per la cultura, l’arte e il tempo libero, con moderne aree museali ed espositive per rappresentazioni indoor e open-air, offerta formativa specialistica.

Attenzione però: occorre acquisire coscienza e conoscenza di ciò che si è e della missione che si è chiamati a svolgere. Tutti, ciascuno rispetto al proprio ruolo, occorre riappropriarsi del senso di un comune destino presupposto indispensabile per avviare un processo virtuoso di crescita.

Per la sua realizzazione si appalesa necessaria l’azione coordinata ed integrata di più soggetti pubblici , dei “portatori di interessi”, del sistema scientifico universitario e della ricerca, in modo da garantire una partecipata dimensione strategica al processo di sviluppo della città, secondo una rinnovata qualità della coesione sociale che consenta di ricomporre nuovi equilibri sistemici nell’area, con benefici diretti, indiretti e indotti mediante la localizzazione, in ambito urbano, di nuove imprese creative nei settori dell’economia della conoscenza, dell’industria creativa, delle nuove tecnologie digitali, della green economy, del living over the shop, della ristorazione, concorrendo alle politiche di crescita e sviluppo dell’area urbana, anche in termini di nuovi investimenti e di coinvolgimento di capitali privati.

Occorre riscoprire ciò che siamo e nello stesso tempo tutti insieme progettare ciò che vogliamo diventare e ciò che vogliamo essere da domani. D’altronde cosa è la cultura se non anche questo?

Da qui l’esigenza operativa di una partecipazione ai processi decisionali significativamente attiva, che non si limiti ad una consultazione formale per diventare, invece, metodo di reale rappresentazione, condivisione e trasferimento di bisogni ed esigenze nella costruzione del piano, tale da garantire la realizzazione dei sostanziosi investimenti e il raggiungimento dei risultati in termini di riqualificazione fisica, incremento occupazionale, miglioramento della qualità di vita e benefici diffusi dei cambiamenti attesi.

Il risultato atteso è di sensibilizzare alla pratica culturale le popolazioni e di conquistare l’attenzione di un pubblico extra-regionale attraverso una condivisa e diffusa azione di promozione e attrattività dell’offerta culturale territoriale.

Sono felice di poter trasferire quelle che sono le mie conoscenze ad una amministrazione attenta e rispettosa, sappiate farne buon uso.